La sua musica è il frutto di un percorso che si divide tra musica elettronica, la passione per Edith Piaf e i Beatles. “(A)cross” è il titolo dell’EP d’esordio di Julielle, uscito per la Rivolta Records. Sabato 11 aprile la cantautrice ha raccontato la genesi e proposto alcuni brani durante la terza puntata di #SeiACasa. Il Sei – Sud est indipendente, festival pugliese ideato, prodotto e promosso da Coolclub – con la direzione artistica di Cesare Liaci – non si è fermato infatti per l’emergenza Coronavirus e propone un nuovo format da salotto sui social. Guarda l’intervista QUI.
(A)cross sembra racchiudere l’essenza poetica del linguaggio del tuo lavoro.
In effetti ha più significati. Il primo è legato ad un episodio accaduto una sera, mentre ero in un pub con un amico. Succede che, avendo una fissa per le croci, mi resi conto che l’ombra del palco del locale proiettava per terra proprio una croce. Nello stesso momento, inoltre, in radio passava una canzone dei Beatles, Across, riadattata da un artista che amo: David Bowie. E allora lì ho detto “ok, il mio ep si chiamerà A-Cross”. Un altro significato d legato alla sua traduzione dall’inglese,“attraverso”, ed è un po’ l’attitudine che ho nei confronti della musica. Inoltre la A tra le parentesi fa riferimento ad un’altra lettura legata alla teoria dell’oggetto piccolo (a), pensata dallo psichiatra e filosofo Jacques Lacan ed usata nella sua riflessione sul godimento.
Tanti sono stati i palchi interessanti su cui hai portato la tua musica: Reeperbahn Festival di Amburgo, Medimex di Taranto (in apertura a Editors e Cigarettes after Sex) e Linecheck festival di Milano. Il prossimo sarà quello del Primavera Sound… quali sono le tue emozioni a riguardo?
Io sinceramente non me lo sarei aspettato. Quando Paolo de La rivolta me lo ha detto non ci ho creduto da subito. Mi fa uno strano effetto sapere che quei palchi sono calcati da artisti come Lana Del Rey e Strokes, tanto per citarne alcuni.
A proposito di grandi traguardi, sappiamo anche che hai firmato per la BMG, un importante conquista per la tua musica…
Non mi aspettavo nemmeno questo – ride . Ho firmato un contratto come autrice per la BMG e questo mi porterà ad avere delle scadenze diverse, quindi avrò più motivazione per produrre e chiudere un prossimo lavoro discografico.
Sei sempre apparsa una persona amante della propria indipendenza e solitudine… quali sono gli ascolti che consiglieresti durante questa quarantena?
Giacché siamo in Italia, parlo di artisti italiani, visto che lo faccio di rado – ride -.
Sicuramente è un artista che adoro è Venerus, una persona adorabile ed un musicista dalla presenza scenica allucinante. Poi ho scoperto anche Vipra, che è uscito con un singolo da poco, “Ragazzino”.
Cristiana A. Francioso