Martedì 20 aprile alle 18:50 in diretta su Facebook e Youtube con l’incontro “Le relazioni pericolose. Dittatori utili, docili democrazie” prosegue l’appuntamento settimanale con la rassegna web “Sette meno dieci”. Ospiti di questa “puntata” – condotta da Gabriella Morelli e Pierpaolo Lala – le giornaliste Laura Cappon (Mezz’ora in più – Rai 3), Annalisa Camilli (Internazionale), Francesca Mannocchi (L’Espresso, La7) e Marta Serafini(Corriere della Sera) e il portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury.
Partendo dal recente episodio che ha coinvolto il premier italiano Mario Draghi, che ha definito il presidente turco Recep Tayyip Erdogan un “dittatore, di cui si ha bisogno”, pur nella diversità di visioni e di atteggiamenti, “per cooperare e per assicurare gli interessi del proprio Paese”, si rifletterà sull’attuale situazione delle relazioni internazionali. Quali sono gli altri “dittatori” con i quali l’Italia e l’Europa mantengono, infatti, rapporti politici e accordi economici senza considerare la violazione dei diritti umani e di altre regole fondamentali per le democrazie occidentali. Si parlerà di Turchia, Libia ed Egitto, soprattutto, ma anche di Russia e altre repubbliche dell’ex Unione Sovietica, Cina, Iraq, Iran, Siria, Arabia Saudita e altri paesi del Mediterraneo.
Durante l’incontro si parlerà anche di “Free Patrick Zaki, prisoner of conscience”, edizione speciale del concorso internazionale di comunicazione sociale “Poster For Tomorrow“, promossa da Amnesty International Italia, dall’associazione leccese Diffondiamo idee di valore e dal festival Conversazioni sul futuro in collaborazione con il Festival dei Diritti Umani di Milano e l’Associazione Articolo 21 e con il patrocinio dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Da lunedì 8 febbraio (anniversario dell’arresto di Patrick Zaki) i 10 poster vincitori – selezionati con due distinte votazioni (la prima ha definito i 30 finalisti) da una giuria internazionale tra gli oltre 900 candidati da quasi 50 Paesi in tutto il mondo – sono in affissione a Bologna, Lecce, Bari, Brindisi, Napoli, Palermo, Taranto, Torino e in un’altra cinquantina di comuni e spazi pubblici e privati in giro per l’Italia. L’intento del contest è stato quello di unirsi, con il linguaggio dell’arte e della creatività, alle donne e agli uomini che nel mondo chiedono a gran voce l’immediata liberazione di Patrick Zaki, in carcere come prigioniero di coscienza, detenuto esclusivamente per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media.
La rassegna web Sette meno dieci è promossa dalle realtà salentine Diffondiamo Idee di Valore, Conversazioni sul futuro, Io non l’ho interrotta e Coolclub con il sostegno della Regione Puglia nel Programma Straordinario 2020 in materia di Cultura e Spettacolo e, tramite il Teatro Pubblico Pugliese, nella programmazione Custodiamo la cultura in Puglia.