Fino al 24 settembre il Festival proporrà un appuntamento settimanale con progetti di ricerca sulle musiche cosiddette “di confine”, che indagano le commistioni dei linguaggi e delle tradizioni, nell’idea che la musica tradizionale sia “materia in continuo movimento”. Mareaperto, che nel 2020 ha anche promosso la prima edizione dell’omonimo Premio dedicato alla world music d’autore, nasce infatti dall’esigenza di indagare sulle matrici comuni condivise dalle culture dei paesi appartenenti all’area Adriatica e Mediterranea. Venerdì 24 settembre, infine, Radicanto con un tributo a Domenico Modugno nel quale il gruppo ridisegna con fascino, eleganza e forte carica emotiva le melodie del cantautore pugliese e Ragù di Vito Signorile, raccolta di tiritere, proverbi, storielle personaggi, piccoli e grandi pezzi di realtà popolare di Bari arricchito da testi, riflessioni, indovinelli, battute, canti e filastrocche e soprattutto del vivo apporto del pubblico che riesce sempre a “insaporirlo”.
L’Associazione Manigold, attiva dal 2002 ha istituito in questi anni numerosi percorsi originali di studio e di ricerca nell’ambito delle tradizioni musicali dei paesi del Mediterraneo, sostenendo progetti artistici e formativi che investono diversi settori: la musica, il teatro, la danza, le arti pittoriche, le nuove tecnologie, la multimedialità. L’associazione ha prodotto e sostenuto negli ultimi vent’anni progetti affermati nel panorama internazionale e percorsi formativi e artistici con una spiccata propensione inclusiva e multiculturale: BandAdriatica, Giovane Orchestra del Salento, La Répétition / Orchestra Senza confini, Adria, Tukrè, Progetto Seme, Tabulè, Manigold, Orchestra Popolare di Puglia. Si occupa principalmente di produzione di spettacoli, management, organizzazione di eventi e rassegne (MareAperto, Nostos, Galatinarte), laboratori e corsi di sperimentazione.