La zia d’America della compagnia Diaghilev in scena a San Cesario di Lecce

Ritrattii di Aldo Nicolaj Auditorium Vallisa, Bari - maggio 2021 - foto di Vito Mastrolonardo

Nella Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce proseguono i progetti Teatri a Sud e Sguardi Meridiani, ideati e promossi dalla compagnia salentina Astràgali Teatro con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Puglia e Comune di San Cesario di Lecce. Mercoledì 14 dicembre (ore 20:30 – ingresso 5 euro) la compagnia Diaghilev proporrà “La zia d’America”, spettacolo ispirato dalla novella di Leonardo Sciascia scritto da Fabrizio Catalano, interpretato e diretto da Paolo Panaro. 1943: in un non precisato paese dell’interno della Sicilia, il giovane protagonista racconta delle speranze e dei timori che egli e i suoi concittadini vivono nell’attesa dell’arrivo delle truppe alleate. La situazione, però, è immobile, indecifrabile. Il paese vive l’irrealtà del sogno: non accade nulla, il tempo è fermo, il futuro non esiste, si ha l’impressione che i grandi eventi storici non sfiorino nemmeno questa estrema provincia siciliana. Eppure, gli americani arrivano, anche se sono solo cinque soldati. Se una parte del paese si dà a bruciare ritratti di Mussolini e tessere del fascio, l’altra parte festeggia i liberatori. I fascisti rimasti in paese hanno paura; soprattutto lo zio del narratore che ai tempi di Mussolini rivestiva l’importante ruolo di segretario amministrativo del fascio. Gli avvenimenti si susseguono: l’armistizio, la Repubblica di Salò, le prime consultazioni politiche. Cominciano a giungere notizie dall’America. La ricca zia del protagonista scrive che presto verrà in Sicilia per un voto fatto alla Madonna. Le sue lettere si fanno sempre più fitte e, intanto, la guerra è finita. L’Italia si divide fra monarchici e repubblicani, comunisti e anticomunisti. Arrivano gli aiuti americani e i pacchi dei parenti d’oltreoceano, ma anche esortazioni a dare il voto, nelle prossime elezioni, al partito della Democrazia Cristiana. Immediatamente dopo il trionfo del rassicurante partito di De Gasperi, la ricca zia americana e la sua famiglia sbarcano in Sicilia. Dopo qualche giorno di vacanza a Palermo, il gruppo si trasferisce finalmente al paese, che ai loro occhi appare brutto e sporco. I rapporti si logorano e quando gli americani anticipano il rientro negli Stati Uniti, decidono di portarsi dietro l’unica persona, veramente simpatica del paese, a loro modo di vedere: lo zio fascista.

La compagnia Astràgali Teatro nasce nel 1981 a Lecce per fare teatro, formare attori e dare vita ad uno spazio di circolazione dei discorsi e delle pratiche. Riconosciuta dal 1985 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come compagnia teatrale d’innovazione, dal 2012 è sede del Centro Italiano dell’International Theatre Institute dell’Unesco ed è membro dell’Anna Lindh Euro-Mediterranean Foundation for the Dialogue between Cultures. Ha realizzato progetti artistici, spettacoli, attività in circa 30 paesi in tutto il mondo. Nel corso di questi anni numerosi spettacoli hanno trovato casa in molti luoghi di grande interesse culturale in Italia e all’estero, anche in siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco.

Info
3892105991 – teatro@astragali.org
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