Sabato 17 giugno alle 20 (ingresso libero | info www.festivalarmonia.it) nel Piazzale antistante la Basilica Santuario di Santa Maria De Finibus Terrae a Leuca, “Armonia. Narrazioni in Terra d’Otranto” ospita l’atteso incontro con Tahar Ben Jelloun. Dopo le cinque serate di fine maggio a Presicce-Acquarica dedicate al Premio Strega, con la “dozzina” della 77ma edizione del riconoscimento letterario e Paolo Giordano, il festival ideato e organizzato dalla Libreria Idrusa di Alessano e dall’associazione Narrazioni, con la direzione artistica di Mario Desiati, accoglie infatti lo scrittore, poeta e saggista marocchino. I “Discorsi mediterranei” di Armonia, organizzati in collaborazione con la Fondazione Parco Culturale Ecclesiale de FinibusTerrae e il forum Carta di Leuca – A mediterranean embrace of peace, che hanno visto la partecipazione di Daniel Pennac (2021) e Paolo Rumiz (2022), si arricchiscono dunque con la presenza del vincitore del Premio Goncourt nel 1987, autore che unisce l’impegno politico e sociale, come nel saggio “Il razzismo spiegato a mia figlia”, al racconto di storie in cui la tradizione fa i conti con la vita contemporanea. Con lo scrittore in lingua francese più tradotto al mondo dialogheranno Cristina Battocletti (scrittrice e giornalista della Domenica del Sole 24 Ore) e monsignor Vito Angiuli (vescovo della diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca). Durante la serata sarà premiato anche il racconto vincitore della seconda edizione del concorso letterario “Alan Kurdi“, rivolto agli studenti delle scuole superiori.
Tahar Ben Jelloun è nato a Fès in Marocco nel 1944 e vive a Parigi. Poeta, romanziere e giornalista, ha vinto il Premio Goncourt nel 1987. Tra i suoi numerosi libri “Creatura di sabbia” (1987), “Notte fatale” (1988), “L’estrema solitudine” (1999), “L’Islam spiegato ai nostri figli” (2001), “Amori stregati” (2003), “L’ultimo amico” (2004), “La fatalità della bellezza”, in “Notte senza fine. Amore, tradimento, incesto” con Amin Maalouf e Hanif Kureishi (2004), “Non capisco il mondo arabo” (2006), “Partire” (2007), “L’uomo che amava troppo le donne” (2010), “Fuoco” (2012), “L’ablazione” (2014), “È questo l’Islam che fa paura” (2015), “Racconti coranici” (2015). Negli ultimi anni per La nave di Teseo sono usciti “Il matrimonio di piacere” (2016), “Il terrorismo spiegato ai nostri figli” (2017), la nuova edizione ampliata di “Il razzismo spiegato a mia figlia” (2018), “La punizione” (2018), “Insonnia” (2019), “La filosofia spiegata ai bambini” (2020), “Dolore e luce del mondo” (2021) e il più recente “Il miele e l’amarezza” (2022), una storia di dolore e di speranza in cui il miele dell’amore può ancora addolcire la sofferenza di chi ha subito i colpi del destino e della malvagità umana. «Un bambino è curioso. Fa molte domande e si aspetta risposte precise e convincenti. Non bariamo con le domande di un bambino. Mentre mi accompagnava a una protesta contro un disegno di legge sull’immigrazione, mia figlia mi ha chiesto del razzismo. Abbiamo parlato molto. I bambini sono in una posizione migliore di chiunque altro per capire che non nasciamo razzisti ma a volte lo diventiamo», spiega lo scrittore parlando del suo “Il razzismo spiegato a mia figlia”. «Questo libro, che cerca di rispondere alle domande di mia figlia, è per i bambini che non hanno ancora pregiudizi e vogliono capire meglio la realtà. Per quanto riguarda gli adulti che lo leggeranno, spero che li aiuti a rispondere alle domande, più imbarazzanti di quanto pensano, dei propri figli».
Il concorso letterario “Alan Kurdi“, giunto quest’anno alla seconda edizione, nasce su iniziativa della Fondazione di Partecipazione – PCE “Terre del Capo di Leuca – De FinibusTerrae”, dell’Associazione Culturale Narrazioni e della Libreria Idrusa di Alessano, in collaborazione con Appunti_2.0, ed è rivolto agli studenti degli istituti di istruzione secondaria superiore. L’intento è quello di sensibilizzare alla fratellanza tra i popoli attraverso il ricordo della tragedia del piccolo Alan Kurdi, il bambino siriano di tre anni morto annegato nel tentativo di inseguire, insieme alla sua famiglia, un futuro migliore. Il suo corpo, trovato riverso su una spiaggia turca, è divenuto il simbolo delle conseguenze nefaste che accompagnano i flussi migratori quando non sostenuti da politiche di accoglienza e da principi di solidarietà.
Sabato 8 e domenica 9 luglio nell’atrio di Palazzo Comi a Lucugnano il direttore artistico Mario Desiati curerà e coordinerà la sezione finale del festival interamente dedicata ad autori e autrici esordienti. Armonia sin dalla sua nascita ha svolto infatti un’importante missione di scouting di autori emergenti, voci di promettente talento che animeranno il panorama letterario di domani. Sabato 8 dalle 20 sul palco Giorgia Bernardini con “Area piccola” (Marsilio) e Monica Acito con “Uvaspina” (Bompiani). Domenica 9 alle 20, infine, Stella Poli presenterà “La gioia avvenire” (Mondadori). A seguire la prima “uscita pubblica” da vincitore della 36esima edizione del Premio Italo Calvino di Jacopo Iannuzzi, autore del testo White people rape dogs definito dalla giuria “un mosaico organico di diversi tasselli dal sound febbricitante” e “una moderna e attuale microepica”, con la partecipazione di Chiara D’Ippolito, ufficio stampa del prestigioso concorso letterario per testi inediti di scrittori esordienti.
Armonia. Narrazioni in Terra d’Otranto è ideato e organizzato dalla Libreria Idrusa di Alessano e dall’Associazione Narrazioni, con la direzione artistica di Mario Desiati, in collaborazione con Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, Premio Strega, Premio Italo Calvino, Fondazione Parco Culturale Ecclesiale de FinibusTerrae, Tina Lambrini – Casa Comi con il contributo dei Comuni di Presicce-Acquarica, Castrignano del Capo e di alcuni sponsor privati. Media partner Radio Peter Pan, RadioVenere, OraComunica e Coolclub.