Sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre (dalle 9:30 alle 18 – ingresso libero) tra il Laboratorio Urbano “To Kalò Fai” e Palazzo Mandurino a Zollino, in provincia di Lecce, si terrà la decima edizione di “Slow Beans”, mostra mercato nazionale dei legumi Presìdi Slow Food. Nata nel 2010 la manifestazione itinerante, che ha toccato diverse città italiane, propone laboratori didattici e sensoriali, degustazioni, un mercatino con diciotto produttori da tutta Italia, aperitivi a tema, incontri di approfondimento e (domenica dalle 11:30 alle 15 – ingresso libero) le imperdibili “fagiolìadi”, sfida goliardica in cui ogni produttore presenta un piatto con il proprio legume e la “giuria popolare”, attraverso una scheda di degustazione, procede alla valutazione. L’edizione 2019 è organizzata da Slow Food Puglia e Slow Beans grazie anche all’impegno delle condotte Slow Food Lecce, Neretum e Sud Salento e in collaborazione con numerosi partner pubblici e privati. Info e prenotazioni 3281492261 – 3476758177 – slowbeans2019@gmail.com
SLOW BEANS
In origine la manifestazione rappresentava una sorta di competizione semiseria durante la quale ogni espositore proponeva un piatto, a base di legumi, degustato da una giuria popolare che decretava il vincitore. Nel tempo ha assunto un carattere ben definito attraverso l’esposizione e la vendita di prodotti da parte delle comunità locali e dei Presidi Slow Food. Oggi “Slow Beans” rappresenta un momento di incontro tra le “Comunità Leguminose” che si aprono ai territori proponendo confronti, scambi, convivialità. Sobrietà, biodiversità e relazioni in perfetta sintonia con la filosofia Slow Food. Un lungo percorso che ha portato alla creazione di una vera e propria rete capace di ribaltare decisamente il principio alla base dei rapporti tra comunità: partner e non competitor.
SLOW BEANS 2019
Zollino, città ospitante di questa decima edizione, oltre a possedere una lunga tradizione nella produzione di legumi è anche sede della Comunità Slow Food dei produttori di legumi. L’ospitalità dei produttori sarà garantita dall’Azienda Agricola Samadhi, agriturismo a conduzione biologica. Il mercatino dei produttori sarà allestito all’interno del Laboratorio Urbano “To Kalò Fai”,messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Zollino, mentre i laboratori e le attività didattiche saranno ospitate dalle sale di Palazzo Mandurino. I partner istituzionali sono il Comune di Zollino e la Regione Puglia – Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale e Ambientale. Hanno contribuito all’organizzazione dell’evento “Colì Maioliche e Terracotta”, “Assaggi a Sud Est”, “Saco Design” e “Castro Wine Fest”. Per tutto il corso dell’evento ci sarà l’opportunità di bere “Acqua Orsini” e degustare la Sceblasti del Bar Pasticceria Top Orange e i vini delle aziende Candido, Severino Garofano Vigneti e Cantine, Duca Carlo Guarini, Cupertinum, Giovanni Petrelli, Torre Ospina, Tenuta Corallo Winery, Castel di Salve e Castello Monaci. Si ringraziano, inoltre, per la proficua collaborazione: Lilith Ristorante – Laboratorio in Masseria, La Piazza e Le Macàre. Slow Beans sarà anche ecofriendly grazie alla collaborazione diEcofesta Puglia.
Zollino, città ospitante di questa decima edizione, oltre a possedere una lunga tradizione nella produzione di legumi è anche sede della Comunità Slow Food dei produttori di legumi. L’ospitalità dei produttori sarà garantita dall’Azienda Agricola Samadhi, agriturismo a conduzione biologica. Il mercatino dei produttori sarà allestito all’interno del Laboratorio Urbano “To Kalò Fai”,messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Zollino, mentre i laboratori e le attività didattiche saranno ospitate dalle sale di Palazzo Mandurino. I partner istituzionali sono il Comune di Zollino e la Regione Puglia – Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale e Ambientale. Hanno contribuito all’organizzazione dell’evento “Colì Maioliche e Terracotta”, “Assaggi a Sud Est”, “Saco Design” e “Castro Wine Fest”. Per tutto il corso dell’evento ci sarà l’opportunità di bere “Acqua Orsini” e degustare la Sceblasti del Bar Pasticceria Top Orange e i vini delle aziende Candido, Severino Garofano Vigneti e Cantine, Duca Carlo Guarini, Cupertinum, Giovanni Petrelli, Torre Ospina, Tenuta Corallo Winery, Castel di Salve e Castello Monaci. Si ringraziano, inoltre, per la proficua collaborazione: Lilith Ristorante – Laboratorio in Masseria, La Piazza e Le Macàre. Slow Beans sarà anche ecofriendly grazie alla collaborazione diEcofesta Puglia.
IL PROGRAMMA
Sabato 30 novembre alle 9:30 si parte nel Laboratorio Urbano To Kalò Fai in Viale Repubblica 22 con l’apertura del Mercatino dei produttori (fino alle 18:30). Dalle 11:30 spazio all’aperitivo didattico con la partecipazione di Carolina Modena (referente del progetto Presìdi di Slow Food International) e Marcello Longo (rappresentante Legale di Slow Food Puglia). Domenica 1 dicembre alle 9:30 riapre il mercatino che sarà aperto sino alle 18. Alle 11:30 (ingresso libero), sempre nel Laboratorio Urbano al via le Fagiolìadi. Queste “olimpiadi” del gusto sono un modo per far assaggiare i legumi attraverso diversi modi di proporli e indurre il “giurato” a riflettere con un assaggio consapevole. La possibilità di interagire con il produttore consente inoltre al “giurato” di conoscere e comprendere il “mondo” della produzione del cibo. In esposizione e in gara produttori che arrivano da Puglia – Comunità del Cibo dei produttori dei legumi di Zollino (Azienda Calò e Monte Legumi di Zollino – Lecce), Presìdio Slow Food del Cece nero della Murgia Carsica (Azienda Agricola Iannone Anna di Acquaviva delle Fonti – Bari), Basilicata – Presìdio Slow Food del Fagiolo rosso scritto del Pantano di Pignola in Basilicata (Azienda Agricola Giovanni Bianconi di Pignola – Potenza); Campania – Presìdio Slow Food del Fagiolo dente di morto di Acerra in Campania (Azienda Agricola Vincenzo Egizio di Brusciano – Napoli); Friuli Venezia Giulia – Presìdio Slow Food del Fagiolo di San Quirino in Friuli Venezia Giulia (Azienda Agricola Arnese e Rossi di San Quirino – Pordenone); Lazio – Presìdio Slow Food del Fagiolone di Vallepietra (Azienda Agricola Miele d’autore di Vallepietra – Roma), Presìdio Slow Food della Lenticchia di Rascino (Azienda Agricola Le Antiche Terre di Fiamignano – Rieti), Presìdio Slow Food della Fagiolina di Arsoli (Associazione dei Produttori della Fagiolina di Arsoli); Lombardia – Comunità del Cibo del Fagiolo di Brebbia (Azienda Agricola Le sinergie di Angera – Varese); Marche – Presìdio Slow Food della Cicerchia di Serra de’ Conti nelle Marche (Azienda Agricola La Bona Usanza di Serra de’ Conti – Ancona); Veneto – Presìdio Slow Food del Fagiolo gialèt della Val Belluna nel Veneto (Azienda Agricola Villa Buzzati di Belluno), Presìdio Slow Food del Fagiolo gialèt della Val Belluna (Azienda Agricola Gestialpestri di Feltre – Belluno); Umbria – Presìdio Slow Food della Roveja di Civita di Cascia (Azienda Agricola Adelino De Carolis di Civita di Cascia – Perugia); Presìdio Slow Food della Fagiolina del lago Trasimeno (Azienda Agricola Ceccarelli di Castiglione del Lago); Piemonte – Presìdio Slow Food della Piattella canavesana di Cortereggio (Agricola Ivano Ryan Conto di Frazione Cortereggio/San Giorgio Canavese – Torino); Toscana – Presìdio Slow Food del Fagiolo rosso di Lucca (Cooperativa L’Unitaria di Porcari e Giovanni Giovannoni di Capannori – Lucca); Sicilia – Presìdio Slow Food del Fagiolo cosaruciaru di Scicli (Azienda Agricola Giovanni Parisi di Contrada Carcarazzo/Scicli – Ragusa). Dalle 11:30 (ingresso 25 euro) a Palazzo Mandurino in Piazza San Pietro appuntamento con “Vini in Anfora e cibi in terracotta” con Fabio Giavedoni (curatore nazionale della Guida Slow Wine), Francesco Muci (curatore regionale della guida Slow Wine) e Rita Accogli (responsabile dell’Orto Botanico dell’Università del Salento). In abbinamento alla Zuppa Slow Beans in abbinamento Gravner Ribolla 2011, Foradori Fontanasanta Nosiola 2016 in formato Magnum, Francesco Cirelli Cerasuolo d’Abruzzo 2018, Tre Monti Romagna Albana Vitalba 2018, Vinicola Savese Primitivo Capasonato. Dalle 14:30 (ingresso 20 euro) spazio a “Meat the Change”. Gli attuali consumi di carne in Occidente sono insostenibili. Le conseguenze sono gravi per tutti: per la salute, per il clima e per il pianeta. Senza parlare delle condizioni di vita degli animali negli allevamenti industriali: vere e proprie fabbriche di carne dove non sono considerati i bisogni naturali degli animali. È necessaria un’inversione di rotta, dobbiamo cambiare i nostri stili di vita e dobbiamo farlo ora! con Arianna Muci (medico veterinario) e Marco Bagnolo (nutrizionista). In degustazione Zuppa Slow Beans, Sceblasti, Gallina con Giardiniera del Ristorante Lilith, Falafel con salsa tzatzicki. In abbinamento Garofalo Vigneti e cantine Bianca dei Censi 2018, Candido Salice Salentino La Carta Ris. 2016.