Lo spettacolo L’Acquasantissima e un incontro sulla legalità a Tagliatelle – Stazione Ninfeo di Lecce

Venerdì 24 maggio negli spazi di Tagliatelle – Stazione Ninfeo a Lecce proseguono gli appuntamenti di Storie, rassegna di teatro e musica a cura di Ura Teatro. Dopo l’appuntamento con “Pizzo, canti di denuncia”, concerto-spettacolo di Riccardo Lanzarone, con le musiche di Fabio Gesmundo, realizzato con il sostegno del comitato Addiopizzo, messo in scena giovedì 23, in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, continuano le attività dedicate al tema della legalità. Alle 18:45 (ingresso gratuito) la serata si aprirà con un incontro moderato dal giornalista Danilo Lupo (Piazzapulita – La7), con don Antonio Coluccia (coraggioso sacerdote pugliese che si batte contro la mafia e contro la droga nella capitale, fondatore di Opera don Giustino), la magistrata Roberta Marra (impegnata sul tema del diritto umanitario e delle migrazioni a seguito del fermo amministrativo della nave Ocean Viking) e gli attori Riccardo Lanzarone e Fabrizio PuglieseAlle 20:45 (ingresso 8 euro) andrà in scena lo spettacolo “L’Acquasantissima, ultimo giorno di Don Salvatore”, una coproduzione Ura Teatro e Teatri Del Sacro con Fabrizio Pugliese, autore e regista con Francesco Aiello, e musiche di Remo De Vico (Premio della Critica – Palio Ermo Colle 2023). Che cosa determina la non contraddizione tra la cultura mafiosa e quella cattolica? Com’è possibile all’interno della stessa Chiesa la presenza di un Dio dei carnefici e un Dio delle vittime? In scena è un mafioso stesso a parlare: le storie e fatti sono filtrati attraverso il suo sguardo. La mafia può contare su miti potenti, riti, norme e simboli di forte presa, senza i quali sarebbe come un popolo senza religione, senza ideologia. I mafiosi hanno costruito un’immagine di sé da ‘uomini d’onore’, paladini dell’ordine che fanno giustizia, ma nella loro lunga storia non hanno mai difeso i deboli contro i forti o i poveri contro i ricchi. La mafia è un fenomeno di classi dirigenti, di potere: una creatura narrante, un’anima nera, il lato oscuro del pensiero meridiano.

Domenica 26 maggio alle 20:45 (ingresso 8 euro) il violoncellista Redi Hasa, affiancato da Valerio Daniele (chitarra ed elettronica), proporrà “My Nirvana“. In oltre vent’anni di carriera il compositore e musicista albanese, da anni attivo nel Salento, ha suonato e collaborato, tra gli altri, con Ludovico Einaudi, Robert Plant (voce dei leggendari Led Zeppelin), Kocani Orkestra, Mauro Pagani, Rita Marcotulli, Pacifico, Boban Markovic, Ambrogio Sparagna, Paolo Fresu, Goran Bregovic, Giovanni Sollima, Maria Mazzotta. Dopo l’esordio con The Stolen Cello, nel suo secondo album solista (pubblicato come il precedente da Ponderosa Music Records e Decca Records) rilegge i capolavori del gruppo simbolo del grunge. “My Nirvana” si compone di nove tracce che rielaborano i pezzi più significativi della celebre band guidata da Kurt Cobain, “reinventando” le canzoni che hanno segnato un punto di svolta nella storia del rock mondiale e trasformandole con il sound unico e riconoscibile del violoncello in “polifonie monostrumentali”, in nuovi inni di dolcezza e struggimento. Il musicista racconta un pezzo della propria vita: l’incontro con la musica rock e grunge negli anni ‘90 alla caduta della dittatura albanese, pochi anni prima di decidere di lasciare il Paese per giungere in Puglia.

Tagliatelle – Stazione Ninfeo è il progetto selezionato con il bando congiunto di Fondazione CON IL SUD e Comune di Lecce per la gestione e valorizzazione di Masseria Tagliatelle e Ninfeo delle Fate a Lecce. Promossa da Terra del Fuoco Mediterranea, la rigenerazione dei luoghi passa per le attività e il lavoro dei partner Aforisma, Aiccon, RamDom, Festival Nazionale del Libro, Io non mollo, Genteco, Seyf, Improvvisart, Locomotive, IISS “Presta Columella”, Pazlab, Earth e Ura Teatro.

 

Info 3285317676 – www.masseriatagliatelle.it/cultura.