Nel Chiostro degli Agostiniani in viale Michele De Pietro 10 a Lecce proseguono gli appuntamenti curati dall’associazione Diffondiamo idee di valore e dal festival Conversazioni sul futuro per la quarta edizione di Agostiniani Libri, rassegna letteraria del Comune di Lecce e della Biblioteca Ognibene, in sinergia con numerose librerie, case editrici e realtà del territorio.
Martedì 16 luglio la serata si aprirà alle 20:30 con la presentazione del libro “I nascosti” della fotografa Valentina Tamborra (Minimum Fax), in dialogo con Jessica Niglio. Ormai ridotti a poco più di ottantamila anime, i sami sono un popolo in larga parte nomade, dedito all’allevamento delle renne, che si muove da sempre libero negli immensi paesaggi artici oggi suddivisi tra quattro distinti paesi: Norvegia, Svezia, Finlandia e Russia. Valentina Tamborra li ha raggiunti, ritratti, interpellati per quattro anni consecutivi, nel corso di altrettanti viaggi, e ha costruito un reportage fotografico e narrativo senza precedenti. Ne ha raccontato la vita e le tradizioni, la resistenza a un lungo processo di integrazione forzata, i problemi quotidiani legati a un cambiamento climatico che sembra non conoscere sosta. «Sono arrivata oltre il Circolo Polare Artico, nel Finnmark, per ascoltare la storia di chi per troppo tempo non ha avuto voce. Oggi provo a restituirla attraverso volti, parole, immagini, e non so se riuscirò a farlo nel modo migliore perché parlare delle storie altrui è complesso, ci si sente sempre in qualche modo inadeguati. C’è qualcosa però che mi fa sentire di poterci provare: vengo da un confine io stessa, ho imparato ben presto cosa significa stare ai margini», racconta la fotografa e giornalista che si occupa principalmente di reportage e di ritratto, mescolando narrazione e immagine. Collabora con alcune fra le principali ong e con enti come Amref, Medici Senza Frontiere, Albero della Vita, Emergenza Sorrisi e Croce Rossa Italiana. I suoi progetti sono stati oggetto di mostre a Milano, Roma, Venezia e Napoli.
Alle 21:30 poi il giornalista e ricercatore Annibale Gagliani intervisterà Vittorio Zincone, autore di Piazzapulita su La7 e firma del Corriere della Sera, su “Matteotti. Dieci vite” (Neri Pozza). Alle quattro e trenta di pomeriggio del 10 giugno 1924, sei criminali della cosiddetta Ceka fascista, la polizia politica clandestina il cui elemento di spicco è Amerigo Dumini, aspettano il deputato socialista Giacomo Matteotti sul Lungotevere Arnaldo da Brescia, a Roma. Lo circondano, lo picchiano e lo trascinano in auto. Matteotti, che ha già vissuto un’esperienza simile, cerca di reagire, fino a quando una lama non gli trafigge il costato uccidendolo. Mussolini è immediatamente informato dell’assassinio, ma inizialmente finge di non saperne nulla. Sette mesi dopo, quando il regime sotto accusa sembra traballare, il Duce si prende la responsabilità politica di quell’omicidio. Nel corso dell’anno successivo instaura una dittatura destinata a durare fino al 1943. Ma chi era Giacomo Matteotti, martire della democrazia e icona della più tenace opposizione al fascismo? Figlio ricco del poverissimo Polesine, socialista riformista, giurista brillante, sindacalista energico, neutralista-pacifista, antiretorico, antipopulista e molto coerente nei comportamenti. Marito assente, ma presentissimo. I quotidiani ostili oggi scriverebbero di lui: «il socialista impellicciato». Ed è esattamente quello che scrivevano i suoi detrattori negli anni Venti del Novecento. A dimostrazione (e non è l’unica similitudine) che alcuni vizi della politica, della propaganda e dell’informazione hanno radici profonde almeno cento anni. La sua storia è quella di un uomo, di un leader politico, che ha visto avanzare il fascismo centimetro dopo centimetro. È la storia di allarmi lanciati e rimasti inascoltati.
Mercoledì 17 luglio alle 20:30 lo scrittore, giornalista e autore televisivo Giacomo Papi parlerà del suo recente “La piscina” (Feltrinelli) nel quale trasforma il giallo classico alla Agatha Christie in un affilato romanzo satirico sul potere dei soldi e sulla lotta di classe. A seguire la scrittrice Claudia Durastanti, intervistata da Giulia Maria Falzea, presenterà MissItalia (La Nave di Teseo), un libro percorso dalle figure magiche e sfuggenti di tre donne, unite da una rete di corrispondenze invisibili, tra epoche antiche e future, dentro a un Meridione che diventa Terra: quella d’appartenenza ancestrale e il pianeta che osserviamo da lontano, guardando tutto quello che potremmo essere.
Giovedì 18 luglio alle 20:30 apertura riservata alla “Tecnologia della rivoluzione. Progresso e battaglie sociali dal microonde all’intelligenza artificiale” della ricercatrice Diletta Huyskes (Il Saggiatore) che dialogherà con Federico Plantera. Grazie alla riscoperta di molti contributi femministi proposti tra gli anni settanta e duemila, il libro ci spinge a riflettere su come intervenire per fare in modo che le rivoluzioni tecnologiche non portino a involuzioni sociali. Dalle 21:30, intervistata da Daniela Palmieri, la giornalista investigativa e autrice Chiara Ingrosso parlerà del suo volume “La regola di Nora” (SEM). Sperimentando l’inedito intreccio di dark comedy e true crime, il libro ricostruisce uno dei casi di cronaca più inspiegabili degli ultimi anni: il duplice omicidio di Daniele De Santis ed Eleonora Manta, “colpevoli” – secondo il loro assassino – di essere troppo felici.
Tra luglio e agosto la rassegna poi la serata dedicata al Premio Strega con Donatella Di Pietrantonio e Stefano Petrocchi, grazie alla sinergia con il festival Armonia. Narrazioni in terra d’Otranto, Francesca Giannone, Antonio Caprarica, Marcello Introna, Nicola Gardini, Sara Rattaro, Marco Panara, Francesca Maria Benvenuto, Mauro Scarpa, Nicola Neto e molte altre autrici e autori.
Info
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