“Pierangelo Bertoli, da quella standing ovation a Sanremo nel 1991, quando avevo dieci anni, nella mia esistenza rappresenta l’apertura di una grande finestra sulla vita, fatta di lotte ai soprusi ed alle barriere architettoniche, di impegno, di tutela dei diritti, di amore e rabbia, di lune dal monte e pensieri a muso duro“, prosegue Donno. “Ho la fortuna di aver condiviso palchi, cene e lunghe nottate con Alberto Bertoli. Circa quindici anni fa mi aprì la porta di casa sua a Sassuolo e, tra un caffè ed un amaro, mi regalò pezzi della sua infanzia dei suoi ricordi legati al padre Pierangelo. Da lì è nata una forte amicizia, una preziosa collaborazione. Sento di poter dire che omaggiare Bertoli è un atto d’amore verso chi crede ancora nella magia delle parole, nella forza della canzone d’autore come mezzo di divulgazione della poesia, della lotta, della bellezza”.
Musicista e cantautore, Massimo Donno si divide da tempo tra scrittura, musica e teatro. Dopo “Amore e Marchette” (Ululati/Lupo Editore, 2013) e “Partenze” (Visage Music, 2015), prodotto dall’organettista Riccardo Tesi, che i giurati del Premio Tenco inseriscono nella rosa dei migliori 49 album italiani dell’anno, nel giugno 2017 pubblica “Viva il Re!” (Squilibri Editore/Visage Music 2017). Il disco – che ospita il clarinettista Gabriele Mirabassi e la cantante Lucilla Galeazzi – contiene brani tratti dai due album precedenti e alcuni inediti, riarrangiati dal compositore, pianista, sassofonista Emanuele Coluccia (Giovane Orchestra del Salento, Bandadriatica e altri progetti) per La Banda de Lu Mbroia, un’orchestra di venti elementi. Nel corso degli anni Donno ha collaborato, tra gli altri, con Alberto Bertoli, Luciano Melchionna, Juan Carlos “Flaco” Biondini, Mirko Menna, Maurizio Geri, Alessandro d’Alessandro. Nel 2019 è stato tra i vincitori della seconda edizione del “Premio Castrovillari d’Autore”. Donno è tra i trentanove interpreti di “Io credevo. Le canzoni di Gianni Siviero” (Squilibri Editore), omaggio a uno dei più originali cantautori italiani che, in soli tre album, dal 1972 al 1976, ha dato vita a un’inconfondibile produzione poetica e musicale dove si intrecciano mirabilmente impegno civile, introspezione sentimentale e la fatica del vivere quotidiano in una realtà urbana come Milano. Il cd – nato su iniziativa di Sergio Secondiano SacchiIl e realizzato d’intesa con Club Tenco e Cose di Amilcare – sarà presentato con un concerto mercoledì 29 gennaioall’Auditorium Parco della Musica di Roma.