Venerdì 8 novembre (ore 21 – ingresso libero) nelle sale del Castello Volante di Corigliano d’Otranto con il concerto de La Répétition – Orchestra senza confini si conclude Open Call Pratiche corporee. Il progetto dell’associazione culturale La Fabbrica dei Gesti, con la direzione artistica di Stefania Mariano, co-finanziato dal programma straordinario 2018 in materia di cultura e spettacolo della Regione Puglia, ha proposto un intenso percorso di formazione dedicato alla danza che ha coinvolto maestri di livello internazionale come, tra gli altri, Giorgio Rossi, Claude Coldy, Paolo Cingolani e Rita Petrone.
Anticipato in estate dal singolo “Siamo Uguali“, durante la serata sarà presentato “Mondo!“, cd d’esordio de La Répétition – Orchestra senza confini, prodotto da Finisterre con il sostegno di Puglia Sounds Record 2019. Il progetto, diretto da Claudio Prima e Giovanni Martella, nasce nel marzo del 2017, con l’obiettivo di far incontrare la musica tradizionale del West Africa e il sound del nuovo Salento, crocevia di popoli, e unisce musicisti italiani e africani nella creazione di un repertorio inedito. Il tour di presentazione proseguirà sabato 9 novembre (ore 21 – ingresso libero) all’Ex Fadda di San Vito Dei Normanni, venerdì 15 novembre (ore 21 – ingresso libero) al Teatro dell’Acquario di Cosenza e sabato 16 novembre (ore 21 – ingresso libero) al Mamma Li Turchi di Tricase Porto. I concerti di San Vito dei Normanni e Tricase sono inseriti nella programmazione della rassegnaMareAperto (sostenuta dalla Regione Puglia).
Il progetto prende forma, infatti, durante alcune session aperte alle Manifatture Knos e successivamente grazie a workshop con esponenti internazionali della musica WestAfricana. Durante le session, i musicisti hanno incontrato Meissa Ndiaye (Senegal), Somieh Murigu (Kenya) e Mike E. Eghe (Nigeria) con i quali hanno esplorato i canoni della musica tradizionale dei rispettivi paesi di provenienza. I tre sono tuttora membri stabili dell’orchestra. A settembre del 2018 La Répétition incrocia, poi, il lavoro dei maestri Ousmane Coulibaly e Petìt “Solo” Diabaté, artisti del Burkina Faso riconosciuti a livello internazionale, per esplorare il sound della musica Burkinabé. Nel Gennaio 2019, l’orchestra incontra per un nuovo approfondimento Oumar Kone, fuoriclasse maliano del Djembé. Il risultato di questo processo è un’orchestra multietnica che fonde sonorità westafricane, mediterranee e salentine in un linguaggio moderno e originale, costituito da una potente sezione ritmica di djembe, ngoma, dundun, cuore pulsante del progetto, che, insieme a balafon e kamalé ngonì, conserva il contatto con la tradizione africana, da un’ampia sezione fiati, chitarra elettrica e basso e da oud, violino e organetto che tracciano un ponte ideale con Mediterraneo e Salento. Le quattro voci dell’orchestra sonoClaudio Prima, leader salentino di BandAdriatica e autore di numerosi progetti musicali ‘di confine’, il nigeriano Mike Eghe, Rachele Andrioli, talento ormai affermato sul panorama della world music italiana e internazionale, e la giovane Claudia Giannotta, protagonista insieme a Giovanni Martella (batteria, balafon) delle ricerche musicali in Burkina Faso, che sono state il preludio di questo progetto. L’Orchestra è completata da Morris Pellizzari (chitarra elettrica, kamelé ngonì), Riccardo Basile (basso elettrico), Antonio Alemanno (oud), Caterina Calò (violino), Lorenzo Lorenzoni ed Elia Leardi (trombone), Giovanni Chirico (sax tenore, sax baritono), Luca Ferro e Marco De Paola (tromba), Federico Laganà (tamburi a cornice, kalabasse), Alessandro Chiga (tamburi a cornice, darbouka), Meissa Ndiaye e Luigi Colella (djembé), Somieh Mourigu (dundun). In alcuni brani del disco si aggiunge al djembé anche Oumar Kone. In occasione dell’esibizione al festival Sud Est Indipendente 2018, la Répétition ha accolto nella sua formazione anche due ragazzi non udenti dell’associazione Poiésis, cercando insieme a loro di superare il confine della disabilità sperimentando una nuova forma di integrazione musicale. Il progetto infatti, veicola valori di inclusione e intercultura centrali in questo periodo storico, grazie alla musica, che abbatte di fatto, ogni confine. Il percorso creativo alla base del progetto prende spunto da una modalità Burkinabé di condivisione del momento musicale osservato e condiviso da Giovanni Martella al ritorno da un suo viaggio di ricerca in Burkina Faso. In un luogo chiamato “Maison De Jeunes”, gli artisti e gli appassionati di musica e danza della città di Bobo Dioulasso, capitale musicale del Burkina Faso, sono soliti ritrovarsi spontaneamente ogni sera per suonare, danzare, migliorarsi e realizzare gradualmente uno spettacolo completo e organico, in continuo mutamento; questi momenti sono chiamati dai Burkinabè “Repetitiòn”. L’orchestra ha riprodotto inizialmente queste sessioni a Lecce, invitando attorno ad un’idea comune una serie di musicisti che avevano fino a quel momento intrapreso un percorso di ricerca analogo. Da queste sessioni è nato un repertorio originale e inedito, che grazie a testi, composizioni e arrangiamenti inediti, rappresenta un vero e proprio ponte tra le culture westafricane e mediterranee, indicandone i punti di contatto e le opportunità di dialogo. I testi dei brani che compongono il cd contengono alcuni stralci di brani tradizionali in bambarà e wolof, ai quali sono affiancati testi inediti in italiano, inglese e dialetto salentino. Info www.larepetition.com
Pratiche Corporeee ha proposto un programma di percorsi di studio e di formazione orientato alla scoperta, allo studio e alla sperimentazione di arti sceniche, espressive e performative con danzatori, attori, registi, coreografi conosciuti e apprezzati in Italia e all’estero. La Fabbrica dei Gesti, nata nel 2007, diretta da Stefania Mariano è uno strumento di ricerca artistico, creativo, espressivo, attraverso il quale fare esperienza, vivere e viversi, entrando in relazione con se stessi e con l’altro. È un “canale di trasmissione” che trasferisce pratiche, contenuti, metodologie, strumenti, informazioni, attraverso cui poter ricercare e ri-cercarsi, esplorare ed esplorarsi, osservare ed osservarsi. Dal 2013, inoltre Stefania Mariano, danzatrice e coreografa, Marcelo Bulgarelli, attore e regista brasiliano, e Claudio Prima organettista e compositore salentino, hanno attivato un processo di ricerca di un linguaggio scenico originale. Questo processo ha luogo a partire dalla pratica, dal contatto e dal dialogo tra le dinamiche popolari (la musica, il gesto, la danza, le tradizioni, i riti) e i principi che costituiscono l’azione fisica all’interno del sistema di Biomeccanica teatrale di Meyerhold, incentrati sul lavoro dell’attore/danzatore/musicista, e lo studio, la conoscenza, la scoperta, la relazione, del e con il nostro corpo, come detentore dei nostri gesti, delle nostre posture, del nostro ritmo, delle nostre memorie, attraverso il quale ci “muoviamo” nel mondo. Questo linguaggio artistico è presente in tutti i percorsi di formazione laboratoriali e gli spettacoli de La Fabbrica dei Gesti.
Cristiana Francioso