Alla Bua al Fuori Posto di Ruffano

All’Hambirreria Fuori Posto di Ruffano prosegue “Break the rules“, la rassegna, diretta da Claudio “Cavallo” Giagnotti, Francesca Kee Ciardo e Alpaca Music, che proporrà dj set e concerti per tutta l’estate. Venerdì 1 luglio (ore 22 – ingresso gratuito – (ore 21:30 – ingresso gratuito – info e prenotazioni 3204947462) per la Puteka Mediterranea, format ideato da Arra Produzioni, in collaborazione con l’associazione Cibo, cultura e tradizione, appuntamento con il live degli Alla Bua, che trasformerà la serata in una vera e propria festa popolare, tra musica ed enogastronomia. Il gruppo nasce dalle esperienze più tradizionali della cultura musicale salentina. Gli Alla Bua si sono formati inizialmente tra le ronde della storica festa di San Rocco a Torrepaduli, nelle notti itineranti del canto pasquale di Santu Lazzaru, nelle tipiche feste delle curti fatte di vino, voci spiegate e incessabili tamburelli. Tra questi suoni si sono uniti i sei componenti del gruppo, provenienti da vari paesi del Salento (Casarano, Torrepaduli, Collepasso, Supersano fino alla grica Sternatia), con la comune coscienza di sentire propria l’eredità della musica popolare, appresa direttamente nelle proprie case e con la grande passione di suonarla, tramandarla e divulgarla. È in questo concetto che si concretizzano lo spirito e il suono del gruppo. La cura dai mali del passato, quelli provocati dal morso velenoso della leggendaria taranta, i mali di una società stremata dalle difficoltà e dalla povertà che diviene oggi, similmente, una cura contro la frenesia e la piattezza della società moderna. Una cura dunque che ieri come oggi avviene a suon di pizzica pizzica, danza forte, calda e liberatori. Oltre a condividere la loro matrice popolare, i componenti del gruppo sono forti di provenienze musicali singolarmente disparate, che spaziano dai repertori classico e contemporaneo, rock, antico, jazz, dance e etnico. Tutto ciò porta ad una riproposizione molto colorita del repertorio tradizionale salentino e ricca di sottigliezze ed energie sempre rinnovate, sebbene scaturite da esecuzioni molto spontanee, liberatorie appunto e, in ogni caso, festose. Sul palco gli Alla Bua rivelano il loro carattere: musica dal ritmo forte, quasi violento, del tamburello di Fiore; intrecci e cascate di note della fisarmonica di Francesco; il vibrato delle armoniche melodie del violino di Emanuele, la certezza della granitica chitarra di Dario; i graffi della voce di Gigi e la contrastante dolcezza di quella di Irene e del suo oboe. Gli Alla Bua risultano l’unione di tutto ciò che la musica salentina richiede per concretizzare al massimo la sua espressività, carica di un passato (e talvolta anche di un presente) difficile. Caratteristiche e qualità che, nello sfrenato divertimento di musicisti, ballerini e appassionati che numerosi partecipano ai loro spettacoli, vengono recepite come una vera “altra cura”. Negli ultimi anni il repertorio degli Alla Bua si è arricchito di brani originali composti dagli stessi componenti, in uno stile a volte molto legato alla tradizione, a volte invece, solo motivato dallo spirito del gruppo e dunque più innovativo e originale.

La programmazione di Break the rules proseguirà poi con il dj set di Tobia La mare (4 Luglio), la presentazione di “Luce”, progetto discografico del duo Calvosa & Zalles  (7 luglio), la cover band Sudoers (14 Luglio), Mundial, nuovo progetto elettro – tribal di Carmine Tundo, Roberto Mangialardo e Alberto Manco (21 luglio), il cantautore Cortese (18 agosto) e il chitarrista, cantante e produttore Manu Funk (25 agosto). Un calendario fitto e in continuo aggiornamento.

 
Il claim “Break the rules” ha un sapore personale e liberatorio. «Rompere le regole è fidarsi del proprio istinto. Degli errori che si possono fare, cadendo, e sfidando la sorte. Rompere le regole è decidere di essere se stessi. Di sentirsi liberi di essere Fuori Posto ovunque voi siate, chiunque voi siate. Rompere le regole è il nostro e il vostro atto di liberazione. Break the rules non è altro che il nostro invito a sentire la libertà», spiega la proprietaria Camilla Santo. La birreria e hamburgeria Fuori Posto nasce nell’agosto del 2020, dopo l’esperienza ventennale del fondatore Rocco Santo che, con radicata disciplina e una cospicua dose di follia, crea un’attività a conduzione familiare. Nella sede, aperta nel centro di Ruffano in un portico mercantile del 1700, lo staff crea un menù che unisce tradizione e innovazione, scegliendo i proprio prodotti sulla base di due punti cardine: la qualità e l’artigianalità.
 
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