Dal 27 al 31 luglio l’Anfiteatro comunale “Pino Zimba” di Aradeo ospita la diciassettesima edizione di Bagliori d’ombra, rassegna di teatro per ragazzi e famiglie, ideata e curata dal Teatro Le Giravolte in collaborazione con l’assessorato alla cultura del Comune di Aradeo, My library e Unione Internazionale della Marionetta – Italia con il contributo del Fus (Fondo unico dello spettacolo) del Ministero della Cultura. Questa prima parte della stagione estiva proporrà cinque appuntamenti per lasciarsi affascinare dalla magia del teatro e delle arti circensi. L’anfiteatro di Aradeo sarà animato, infatti, da trampolieri, mangiafuoco e giovani giocolieri, dalla storia di Pollicino e dalle filastrocche di Tognolini, da canti femminili e da cunti e leggende dell’antico Salento. In scena Teatro delle Forche (mercoledì 27), Teatro Le Giravolte (giovedì 28 e sabato 30), La tribù dei sempre allegri (venerdì 29), Anna Cinzia Villani e Astràgali Teatro (domenica 31). Gli spettacoli saranno preceduti da brevi incontri con artisti ed esperti a cura di Antonella Giustizieri – My Library Aradeo. L’ingresso è gratuito. Info e programma www.teatrolegiravolte.it – 3494638560.
Mercoledì 27 luglio la rassegna prenderà il via alle 20:45 con Giancarlo Luce, regista del Teatro delle Forche che subito dopo metterà in scena Pollicino, spettacolo (dai 4 anni) con Giorgio Consoli, Antonio D’Andria, Erika Grillo, Salvatore Laghezza e Vito Latorre. La fiaba di Pollicino affascina da sempre i bambini, è una meravigliosa storia che facilita il superamento delle paure e che determina un’iniezione di forza e fiducia in sé e nel futuro della propria vita. Il successo della narrazione risiede nel processo di identificazione del piccolo pubblico con il protagonista della fiaba. Pollicino riesce, grazie alle sue doti, a superare le terribili situazioni nelle quali si ritrova.
Giovedì 28 luglio alle 20:45 l’incontro con l’antropologo Eugenio Imbriani, precederà “Cunti e raccunti“, spettacolo del Teatro Le Giravolte con Francesco Ferramosca e Renato Grilli e musiche dal vivo del fisarmonicista Rocco Nigro. Come nella più classica tradizione dei cantastorie, due attori accompagnati da un musicista si alternano a raccontare di storie e leggende salentine. Dalla Torre del Serpe all’attacco dei turchi ad Otranto al Campanile di Soleto.
Venerdì 29 luglio la serata si aprirà alle 20:45 con Francesco Ferramosca, attore e animatore del Teatro Le Giravolte. A seguire La tribù dei sempre allegri proporrà Circoteatrando, uno spettacolo fra numeri di circo e teatro con Trampulia (Dario Cadei), Mr Thomas Sputafoco (Tommaso D’Aquino), Matteo Padula, Ludovica Ciardo, Francesco Ferramosca e alcuni allievi del Cirknos. Buffi personaggi, con gesti semplici e poetiche immagini, riporteranno allo stupore adulti e bambini: il mangiafuoco, il trampoliere i giocolieri e gag da clown, le immancabili figure animate e filastrocche di tutti i tipi incastonate in una dimensione poetica di una folle serata di mezza estate.
Sabato 30 luglio alle 20:45 si parte con Pier Giuseppe Ellerani, pedagogo e docente dell’Università del Salento che da anni svolge attività di ricerca e formazione per lo sviluppo professionale degli insegnanti in Italia e in America Latina. A seguire il Teatro le Giravolte in scena con “Zio Mondo” (dai 3 anni) con Ludovica Ciardo e Matteo Padula per la regia di Francesco Ferramosca. Si gioca e si racconta con attori, immagini e figure tridimensionali tra rima e musica prendendo in prestito fiaba e filastrocche di Bruno Tognolini. Zio Mondo è una fiaba che narra di Nietta, una bambina che diventa triste perché la mamma è malata e lei ha paura di perderla.
Domenica 31 luglio la serata finale si aprirà alle 20:45 con Fabio Tolledi, presidente del Centro italiano dell’International Theatre Institute dell’Unesco e direttore artistico di Astràgali Teatro. A seguire la compagnia salentina proporrà Fimmene! con Anna Cinzia Villani, Roberta Quarta e Simonetta Rotundo. Lo spettacolo nasce da una lunga ricerca sui canti popolari salentini condotta dalla cantante Anna Cinzia Villani, in particolare su canti di donne e che parlano delle donne: canti di lavoro e d’amore, canti di nostalgia, canti di lotta e desiderio. Da questi canti, nascono i testi poetici scritti da Fabio Tolledi, che si intrecciano sonoramente alle melodie che parlano di noi, di antichi gesti, della voce che forte trascorre sulla terra e va verso il cielo, verso il mare. Voci di donne che cantano la parola con grazia, coraggio e ironia e attraversano, cambiando, i tempi.