Beach Fossils, Yīn Yīn, Bar Italia e Parbleu: dopo l’annuncio dei concerti di Rufus Wainwright (19 luglio) e dei CCCP – Fedeli alla linea (9 agosto), proseguono le anticipazioni della diciottesima edizione del SEI Festival di CoolClub, caratterizzata dal claim “Perdersi per Ritrovarsi“. Lunedì 12 e martedì 13 agosto (info e prevendite Dice – Ticketmaster) il Castello Volante di Corigliano d’Otranto ospiterà due serate internazionali da non perdere tra indie rock e post-punk, funk e musica tradizionale asiatica, cumbia e afrobeat.
Lunedì 12 agosto (ore 21:30 – ingresso 25 euro + dp) il Sei Festival ospiterà, per la prima volta in Puglia, la band statunitense Beach Fossils e il trio anglo|italiano Bar Italia. Formato da Nina Cristante, Jezmi Tarik Fehmi e Sam Fenton, il nome di questo progetto si ispira al famoso bar londinese, rendendo omaggio alla ricca scena musicale e culturale della città. La band mescola post-punk, lo-fi, dream-pop e shoegaze, con un approccio sperimentale che unisce voci ruvide e sonorità emotive e graffianti. A seguire, direttamente da Brooklyn, l’indie rock dei Beach Fossils. Il quartetto proporrà, tra gli altri, i brani di “Bunny”. Il quarto album, uscito nel 2023 per Bayonet Records, racchiude tutto il mondo emotivo del frontman Dustin Payseur e rappresenta un’evoluzione del suono della band nel corso degli anni, traendo elementi dalla stridente malinconia di “What a Pleasure”, dagli arrangiamenti lussureggianti di “Somersault” e dai pezzi grintosi e di ispirazione post-punk di “Clash the Truth”.
Martedì 13 agosto (ore 21:30 – ingresso 17 euro + dp) la serata accoglierà la band Parbleu, un’escursione di groove equatoriale con l’unione tra cumbia, ritmi afrocaraibici psichedelici e stile retrò di stampo francese. Andres Balbucea e Andrea de Fazio sono alla guida di un enigmatico ensemble di musicisti in cui distese energiche di disco, funk futuristico e fusion jazz cinematografica sono inondate da calde vibrazioni di dub caraibico, tropicale latina e solare afrobeat. Sul palco anche il quartetto Yīn Yīn, che vive artisticamente su un’isola tropicale, tra l’Europa ed il Sud Est Asiatico. Dopo “The rabbit that hunts tigers” (2019) e “The age of aquarius” (2022), a gennaio è uscito il terzo album “Mount Matsu”, un caleidoscopio di suoni e influenze, che occupa una terra di nessuno tra Khruangbin e Kraftwerk, surf music e psichedelia del sud-est asiatico, stax soul e disco mutante degli anni ’80, city pop e folk strumentale giapponese.
Per tutta l’estate il SEI, festival ideato, prodotto e promosso da Coolclub, realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Puglia con il supporto di Vini Garofano e in collaborazione con numerose realtà pubbliche e private, proporrà in giro per il Salento il suo viaggio musicale.