Beirut world beat per “FuoriPosto Live Session” a Ruffano (Le)

Giovedì 12 agosto (ore 21:30 – ingresso gratuito – prenotazione al tavolo obbligatoria 3204947462), alla birreria e hamburgeria Fuori Posto di Ruffano, in provincia di Lecce, la rassegna “Fuori Posto Live Session (Ri-amplifichiamo le emozioni)“, ideata in collaborazione con Alpaca Music, prosegue con le selezioni di Beirut World Beat, un mix inedito di suoni e fusioni dal Medio Oriente e dal Mediterraneo. Il pubblico si ritrova immerso in un’esperienza esotica e coinvolgente, accompagnato in un viaggio attraverso ritmi incalzanti e incanti sonori provenienti dal Medio Oriente arabo, Libano, Siria, Egitto, Iraq, Palestina, Nord Africa, Iran, India, Grecia, Turchia, Balcani ed Est Europa. La musica dei dancefloors mediorientali più conosciuti fino a quella della scena underground più innovativa trova in Beirut World Beat una cassa di risonanza unica in Italia e in Europa. Le sue esibizioni sono spesso accompagnate da una visual gallery originale sui paesi del Medio Oriente. L’archivio musicale di Beirut World Beat è il risultato di più di venti anni di continua passione, ricerca e viaggi alla scoperta di luoghi e suoni nuovi che oggi diventano un progetto che unisce musicisti, performer e spazi in un mix unico di suoni e ritmi.

Giovedì 19 agosto (ore 21:30 – ingresso gratuito – prenotazione al tavolo obbligatoria 3204947462) spazio  alla musica di Rachele Andrioli (voce e tamburi) e Rocco Nigro (fisarmonica). Il duo continua a far rivivere con sensibilità moderna i canti della tradizione del Sud Italia, non trascurando però di fornire il proprio personale e originale apporto. Il sodalizio artistico nato dieci anni fa, traccia un percorso ben preciso, una successione di arie popolari, di omaggi a voci femminili e di brani inediti. Si sale, un salto dopo l’altro, dalla musica tradizionale del Sud Italia alla canzone popolare Italiana (Matteo Salvatore, Rosa Balistreri, Gabriella Ferri, Domenico Modugno) e del mondo (Edith Piaf, Amalia Rodriguez, Chavela Vargas). I due giovani autori e interpreti lavorano a una proposta con tratti innovativi, tra un ben radicato ramo salentino e una dimensione decisamente nuova, tra “world music” e nuove “sensibilità musicali” contemporanee. In scaletta, tra gli altri, i brani dei tre dischi – Maldimè, Malìe e Maletiempu – prodotti da Eraldo Martucci e dalla Dodicilune di Gabriele Rampino e Maurizio Bizzochetti. Maletiempu, in particolare, ha vinto il Premio Folk Eiserner Eversteiner, nell’ambito del festival FolkHerbst a Plauen in Germania.
 
Giovedì 26 agosto (ore 21:30 – ingresso gratuito – prenotazione al tavolo obbligatoria 3204947462) la rassegna si concluderà con la cena/concerto del progetto Diego Rivera del cantautore Carmine Tundo, leader della band La Municipàl, nel quale lega un cantautorato ispirato alle radici della propria terra ai suoni mediterranei con influenze del Sud America. In scaletta i brani di “Gran Riserva”, una raccolta di storie che si sussegue come in un film, dove brani dal sapore latino e dalla fattura della scuola classica cantautoriale italiana si alternano a intermezzi strumentali che richiamano paesaggi e terre lontane. “Gran Riserva” è un ponte tra il Salento, dove sono ambientate la maggior parte di queste storie, il Sudamerica e alcune vecchie pellicole cinematografiche western, dove cori e reverberi fanno da tappeto alla chitarra classica e alle percussioni, protagoniste in tutto l’album. Ogni canzone racconta uno spaccato del Salento e della Puglia, a cominciare dal singolo Santa Maria al bagno, raccontando in una vena romantica e ironica una terra bellissima che spesso porta con sé anche enormi contrasti e contraddizioni. Ogni brano è una piccola cartolina proveniente dal passato, profuma di piccoli borghi e di scogliere, di un entroterra selvaggio e di un mare cristallino. Storie d’amore e di passione che si susseguono in un vortice di emozioni legate da un sound classico che attinge alla musica latina, al tango e alla musica popolare pugliese.
 
La birreria e hamburgeria Fuori Posto nasce nell’agosto del 2020, dopo l’esperienza ventennale del fondatore Rocco Santo che, con radicata disciplina e una cospicua dose di follia, crea un’attività a conduzione familiare. Nella sede, aperta nel centro di Ruffano in un portico mercantile del 1700, lo staff crea un menù che unisce tradizione e innovazione, scegliendo i proprio prodotti sulla base di due punti cardine: la qualità e l’artigianalità. Niente è lasciato al caso, così come anche la scelta del nome dell’hambirreria Fuori Posto: “siamo tutti destinati a sentirci Fuori Posto, ed è proprio per questo che, in quel momento, vogliamo trovarci nel posto giusto”.