Sono già passati quarant’anni dall’uscita di Anima Fragile. Ma il brano di Vasco Rossi non invecchia mai. Proprio come non invecchiano e non passano di moda le incertezze, le ambizioni, le paure e le fragilità giovanili che ritroviamo nella musica di Cioffi. Il cantautore salentino ha pubblicato da poco il suo singolo d’esordio. Il titolo? Proprio “Anima Fragile”, citando apertamente il rocker emiliano, suo grande idolo e fonte di ispirazione.
In Anima Fragile, il tuo primo singolo dalle sonorità da cantautorato pop, provi a spiegare lo stato d’animo dei giovani che affrontano la vita cercando di darle un senso. Da cosa è nata l’esigenza di dare voce a questo aspetto? Tu hai trovato un senso alla tua vita?
Mi sono sempre considerato un ragazzo abbastanza introspettivo. Amo domandarmi e cercare di dare un senso a tutto ciò che mi circonda. A volte mi domando se realmente ognuno possa dare un senso alla propria vita e se sia lecito permettersi di sognare ma credo che ad un certo punto ogni ragazzo si ponga queste domande. Inoltre credo che sognare sia un po’ come ricevere una mano tesa che ti aiuta a dipingere quel senso che vuoi disegnare e poi vivere. Quello che posso augurare a me stesso è lo stesso che posso augurare ad ogni ragazzo: realizzare tutti i propri sogni.
Durante la produzione di Anima Fragile hai visto tanti musicisti prendere parte alla creazione di esso. Che figure hanno lavorato insieme a te? Credi che collaborare con altri musicisti sia importante per il tuo percorso da musicista?
Ho avuto il piacere di lavorare insieme a grandissimi professionisti: a partire da Fabrizio Ludovici, direttore artistico e produttore dei Bloom Studios di Roma, dove ho avuto il piacere di registrare Anima fragile, aiutato da Francesco Delogu, parte integrante del team e sound engineer di altissimo livello. Inoltre essendo un brano cantautorale ho voluto che venisse suonato praticamente ogni strumento e a tal proposito ringrazio tutta la squadra composta da Meki Marturano (batteria), Danilo Fiorucci (basso), David Giacomini e Manu Pagliara (chitarre), Santi Scarcella (piano) e Luca Tarantino (producer). Collaborare con musicisti significa innanzi tutto conoscere vissuti ed esperienze differenti, ed andare ad aggiungere alla tua di storia quella di altre persone che vivono la musica un po’ come te, in maniera viscerale e vera.
“Anima Fragile” è anche il titolo di un brando di Vasco Rossi presente nell’album Colpa d’Alfredo del 1980. Che rapporto hai con questo artista? Quali sono le tue maggiori influenze musicali?
Vasco Rossi è indubbiamente uno dei più grandi della musica, ma a dirlo non sono io ma la storia musicale stessa. Sono cresciuto con i suoi brani, mia sorella prova un senso quasi di venerazione nei suoi confronti, quando si parla di Vasco si parla di qualcosa di immenso. Il mio genere preferito è il cantautorato, ma ascolto di tutti, e il mio stile credo sia un miscuglio di influenze provenienti da generi differenti ma con un forte stampo cantautorale, anche un po’ vecchio.
Il tuo singolo è un po’ la rappresentazione della tua generazione… se dovessi guardarti allo specchio e dovessi immaginare te tra 10 anni, che cosa speri di vedere in quel riflesso?
Spero di essere arrivato a più gente possibile in maniera vera, diretta, di aver lasciato qualcosa con i miei brani e aver fatto vedere qualcosa dell’uditore stesso nelle mie parole. Mi auguro di vedere un Cioffi soddisfatto che abbia fatto della sua musica una grande conquista.
Sei giovanissimo, sei agli inizi della tua carriera da cantautore… credi che la tua identità musicale sia già assestata o pensi che si evolverà con la tua crescita personale?
Credo di essere solo all’inizio e penso che subirò influenze causate da ciò che vivrò nella mia vita ma ho le idee ben chiare su che tipo di musica voglio portare avanti. Amo come ho detto prima il cantautorato italiano ma non mi precludo alcun tipo di esperienza e influenza futura, l’importante è che sia un contenuto vero e sincero.
Ti abbiamo conosciuto con Anima Fragile, continueremo a conoscerti sempre di più attraverso la tua musica… Hai già in programma l’uscita di un altro singolo?
Sì, ci stiamo lavorando. Vorrei uscire prima con un contenuto speciale in acustico e poi pensare ad un nuovo singolo vero e proprio da pubblicare magari all’inizio di quest’estate.
Intervista a cura di Cristiana Francioso