Un monastero sperduto e inaccessibile, un monaco fashion victim e il suo il tentativo di far coesistere la passione per l’alta moda con la spiritualità della vita monastica. Sono questi gli elementi principali di DIOr (titolo provvisorio), il nuovo cortometraggio del regista leccese Mattia Epifani, in lavorazione negli scorsi giorni tra le montagne della Grecia Occidentale. Vincitore del bando Ciak, progetto di cooperazione Grecia-Italia, il cortometraggio è prodotto da Apulia Film Commission e dalla Scirocco Films di Angelo Laudisa e Alessandro Valenti. Con DIOr si rinnova la collaborazione tra Epifani e lo sceneggiatore Francesco Lefons, autori di una sceneggiatura incentrata sulla dualità dell’essere umano e sul conflitto interiore che può abitare nell’animo di chiunque, anche in quello di un monaco ortodosso. Il protagonista di questa storia è Athanasius, un monaco che vive con rigore la pratica religiosa, cercando tuttavia un punto di equilibrio tra la bellezza di Dio e quella degli uomini. La condotta di Athanasius nel monastero è impeccabile, ma tutto cambia quando decide di realizzare e postare sui social un video messaggio nel segreto della sua stanza. Tutta salentina la troupe impegnata nelle riprese, coordinata dall’organizzatore generale Vincenzo D’Arpe e composta da Giorgio Giannoccaro (direttore della fotografia), Diego Silvestri (assistente operatore), Corrado Punzi (aiuto regia), Alessandra Viva (scenografia) e Gigi Gallo (suono). Nel ruolo di Athanasius c’è l’artista e performer greco Panajotis Samsarellos, unico attore presente nel cortometraggio. Tratto distintivo del set di DIOr è la sostenibilità ambientale. L’organizzatore generale Vincenzo D’Arpe ha infatti dotato la troupe di borracce per ridurre al minimo l’utilizzo di plastica e per cercare di rispettare il più possibile una location – il monastero e la natura che lo circonda – che richiede una cura particolare. Info 3281853839.