Erica Mou con “Una cosa per la quale mi odierai” (Fandango Libri) da Tagliatelle – Stazione Ninfeo

Lunedì 4 novembre alle 19:30 negli spazi di Tagliatelle – Stazione Ninfeo a Lecce prosegue il tour di presentazione di “Una cosa per la quale mi odierai“, nuovo romanzo di Erica Mou, edito da Fandango Libri. La cantautrice e scrittrice pugliese sarà intervistata da Giulia Maria Falzea per una serata organizzata dall’associazione UASC, in collaborazione con Coolclub e Conversazioni sul futuro, nell’ambito del progetto Matrie, sostenuto dalla seconda edizione dell’avviso “Futura – La Puglia per la parità”, promosso dal Consiglio regionale della Puglia. Attraverso questo racconto intimo, l’autrice ripercorre i nove mesi della malattia della madre, specchiandosi nei nove mesi che la porteranno a diventare mamma. La pubblicazione del libro è stata affiancata dall’uscita del singolo “Madre“, un brano che è una “colonna sonora” e crea un ponte perfetto tra il suo universo letterario e il nuovo album, atteso nelle prossime settimane. Martedì 5 novembre alle 19:30, a cura dell’associazione L’Albero delle Parole, Erica Mou presenterà il libro in dialogo con Gabriella De Luca nel Castello Volante di Corigliano d’Otranto. Nei giorni successivi la scrittrice sarà poi alla Libreria Il Ghigno di Molfetta (mercoledì 6 novembre – ore 20:00), nella Biblioteca di comunità di Fasano (giovedì 7 novembre – ore 18:00) e alla Libreria Ikigai di Conversano (venerdì 8 novembre – ore 19:30).

IL LIBRO
Quando è poco più che una ragazzina, sulla rampa di lancio della carriera che ha sempre desiderato, Erica viene costretta da sua madre, Lucia, ad ascoltare quello che ha da dirle, “Una cosa per la quale mi odierai”. La frase, pronunciata in cucina, un giorno che sembra uguale agli altri, porta Erica fuori strada. Teme si riferisca al suo spericolato progetto di andare a vivere con l’uomo che ama. Ma no, non è quello, magari fosse quello. Lucia, professoressa di matematica di 54 anni, le comunica di avere un tumore. Parte da lì, da quel momento in cui tutto comincia a finire, il racconto che Erica Mou fa della malattia di sua madre. Un racconto senza enfasi – lieve pure quando si fa amarissimo – che si appoggia sulle parole che la donna stessa, giorno dopo giorno, ha affidato al suo diario, per esorcizzare il dolore e la paura. Così oggi, in quel futuro immaginato che intanto è diventato presente, Erica trova il coraggio di leggerlo; di ripercorrere i nove mesi della malattia di sua madre proprio mentre vive i nove mesi che la renderanno mamma. In un dolente, tenero e perfino divertente scambio di voci, Erica ritroverà e riconoscerà Lucia, la sua Lusi, i pensieri che ha lasciato per lei, per suo padre Dino, e per suo fratello Mirto. Una collezione di ricordi che, come fiori, arricchiscono l’istantanea di una famiglia in jeans e maglietta nell’Italia agli albori del nuovo millennio. La promessa di non dimenticarsi.

L’AUTRICE

Erica Mou è una cantautrice pugliese con una scrittura originale che coniuga la grande tradizione cantautorale italiana con le sonorità pop-folk tipiche del Nord Europa. Nel 2012 partecipa al Festival di Sanremo nella categoria giovani vincendo il Premio della Critica Mia Martini e il Premio Sala Stampa Radio Tv. Collabora più volte con il mondo del cinema e nel 2014 è candidata al David di Donatello per la Migliore Canzone Originale. Attualmente è in tour con lo spettacolo teatrale Un’ultima cosa insieme a Concita De Gregorio e sta lavorando al suo settimo album. Il suo romanzo d’esordio, “Nel mare c’è la sete” (Fandango 2020), è stato pubblicato nel Regno Unito, Australia e India.