Martedì 11 agosto 2020 Dente sarà ospite del SEI – Sud Est Indipendente Festival al Castello Volante di Corigliano d’Otranto (Le) con un concerto che metterà in luce la parte più essenziale dei brani del cantautore emiliano.
In questo tour, infatti, le canzoni del suo ultimo omonimo album (uscito a febbraio per INRI/Artist First) e quelle del suo vasto repertorio saranno riarrangiate in chiave acustica per una performance intima e raccolta.
Non sono nemmeno arrivati gli anni ’90 quando a Fidenza, in provincia di Parma, lo zio del tredicenne Giuseppe Preveri decide di affibiragli il nomignolo “Dente”, così senza motivazioni particolari. E soprattutto senza sapere che in quel momento sta inventando il nome d’arte di colui che, venticinque anni più tardi, sarebbe diventato uno dei cantautori più apprezzati e innovativi del panorama musicale italiano. Per molti custode diretto dell’eredità di Lucio Battisti (ma rigorosamente quello senza Mogol) e Francesco De Gregori, racconta storie per scrollarsele di dosso attraverso una scrittura circolare e piena di giochi di parole che eleva non poco la cifra della sua originalità.
Il giovane Giuseppe Preveri che si diploma perito elettronico è già molto appassionato di musica e decide di iscriversi al DAMS di Bologna. Frequenterà per soli due anni ma l’impegno economico è insostenibile e così ritorna a Fidenza. Qui trova un lavoro come magazziniere, a tempo indeterminato, e nel frattempo comincia a suonare come chitarrista prima nei Quic e poi nei La Spina, con cui dal 1997 in poi pubblica due album. Sembra una vita come tante altre: lavoro sicuro, hobby della musica con gli amici, soldi da parte per comprare la macchina. Tutto ciò da cui Dente di fatto è sempre fuggito e da cui fuggirà anche stavolta: sceglie di vivere senza tv pur tentando la strada della comunicazione con un corso di grafica a Milano. Ma neanche quella era la sua e allora riprende in mano la chitarra e ricomincia a suonare nei posti più improbabili per riuscire a pagarsi l’affitto. Ma proprio in uno di questi concerti viene notato da un produttore della Jestrai Records, che gli propone un contratto.
È il 2006 quando pubblica il suo primo disco, Anice In Bocca (Jestrai), stampato in sole trecento copie, mai distribuito se non direttamente a mano, dopo i concerti. Un album praticamente fatto in casa, con tanta chitarra acustica e una serie di suoni non convenzionali come fischietti e campanelli, che ne compongono i circa 30 minuti di durata complessiva nonostante le ben 16 tracce.
Non passano nemmeno sei mesi e nel 2007 esce Non C’è Due Senza Te (Jestrai) con cui arriva in finale al Premio Italiano Musica Indipendente e di conseguenza a un pubblico più ampio, che lo conosce per la prima volta e non lo molla più. Nello stesso anno Federico Fiumani lo aveva notato e invitato a reinterpretare una canzone dei Diaframma – Verde – così come farà per Pensiero Stupendo di Patty Pravo, sigla dell’omonimo programma in onda i venerdì sera su Radio Popolare Network.
Dente ci prende gusto e nel 2008 pubblica un EP – Le Cose Che Contano – interamente frutto delle collaborazioni con Roberto Dell’Era (Afterhours), Enrico Gabrielli (Afterhours, Mariposa, Morgan, Vinicio Capossela) ed Enzo Cimino (Mariposa, Marco Parente), mentre Il Mucchio Selvaggio gli chiede di interpretare insieme a Vasco Brondi la sua versione di Siamo Solo Noi, di Vasco Rossi.
Nel 2009 partecipa alla compilation Il Paese è Reale degli Afterhours con il brano Beato Me che però non finirà nel suo terzo album L’Amore Non È Bello (Ghost Records). Stavolta il Premio PIMI lo vincerà consacrandosi tra le radio, la critica e il pubblico che lo seguirà in oltre 80 date di tour tra locali e festival in tutta Italia, fra cui il concertone del 1° Maggio a Roma.
Il 2010 di Dente continua in viaggio col tour nei teatri intitolato 1910 e in studio collaborando con i Perturbazione (Buongiorno Buonafortuna), Missincat (Capita), Brunori Sas (Il Suo Sorriso) e Il Genio per Precipitevolissimevolmente, twist che insieme a Il Beat Cos’è – con Calibro 35 e Roberto dell’Era – compone la doppietta di singoli estiva Il Lato Beat (Ghost Records/Disastro).
Il concerto sold out allo storico Teatro Dal Verme di Milano – con la partecipazione di Manuel Agnelli, Le Luci della Centrale Elettrica, Il Genio, Enrico Gabrielli, Max Collini e i Perturbazione – chiude alla grande l’anno 2010 e il tour di L’Amore Non È Bello.
Dopo aver collaborato all’adattamento dei testi del disco dei brasiliani Selton e aver scritto il testo di Mangialanima per Marco Mengoni, a ottobre del 2011 esce il suo quarto album: Io Tra Di Noi (Ghost Records), riferimento esplicito a Charles Aznavour che ottiene un buon successo di vendite.
Nello stesso anno escono due racconti a firma Dente nella raccolta Cosa Volete Sentire di Minimum Fax e nel libro di Andrea Scalabrelli Suonare Il Paese Prima Che Cada.
Dente è ormai sulla cresta dell’onda ma non ancora all’apice della sua carriera, che continuerà ad essere in crescendo. Tra il 2012 e il 2013 pubblica un nuovo EP (Cuore Di Pietra); cura una rubrica radiofonica (Perla Nascosta Hip Hip Hurrà) sulle canzoni italiane dimenticate per Radio Popolare Network; si esibisce ancora sul palco di Piazza San Giovanni a Roma per il concerto del 1° Maggio; collabora con Enrico Ruggeri (Pernod), Chiara Galiazzo(Quello Che Non Sa) e Selton (Piccola Sbronza), accompagnandoli nella loro tournée brasiliana e tenendo numerosi concerti e dj set tra Italia, Francia, Germania, Belgio e Lussemburgo.
Almanacco Del Giorno Prima (RCA/Sony Music) è il titolo della sua quinta fatica discografica, uscita nel 2014 e anticipata dal singolo Invece Tu passato su tutte le radio. Realizzato in un paio di mesi presso una scuola elementare abbandonata di Busseto (PR) col producer Tommaso Colliva, l’album viene portato in giro per i teatri di tutta Italia insieme ad una grande orchestra, registrando praticamente sempre il tutto esaurito.
In tutto ciò Dente trova anche il tempo per dedicarsi all’altra sua passione, la scrittura, e nel 2015 pubblica per Bompiani il suo primo libro: Favole per bambini molto stanchi.
A fine 2016 è il turno di Canzoni per metà (Pastiglie/Sony), distribuito anche su vinile e nel quale spicca il singolo Curriculum, presentato con una maratona social di 12 video in 12 ore in 12 posti diversi di Milano, seguita in diretta dall’ormai vastissimo pubblico di Dente. Il suo linguaggio pop ricercato e avanguardistico – pur non parlando mai di futuro – gli ha fatto meritare una citazione nel volume di storia della musica italiana scritto da Giulia Cavaliere.
Oggi, a distanza di quattro anni dall’ultimo lavoro, Dente presenta il suo ultimo album omonimo sul palco del SEI Festival al Castello Volante di Corigliano d’Otranto (Le) martedì 11 agosto 2020.
Un salto verso una direzione musicale più contemporanea ma al tempo stesso la necessità di riprendere il filo della propria identità, come fosse un album d’esordio, per svelare i contrasti naturalmente emersi rispetto al primo Dente di Anice in Bocca.
Cristiana Francioso