Giovedì 1 e venerdì 2 luglio l’attivista dei diritti umani e consulente sulle tematiche Diversity & Inclusion Francesca Vecchioni sarà nel Salento per presentare “Pregiudizi inconsapevoli. Perché i luoghi comuni sono sempre così affollati” (Mondadori).
Giovedì 1 luglio (ore 20:30 – ingresso gratuito con posti limitati e prenotazione consigliata WhatsApp 3392174977) nel Palazzo Baronale di Monteroni, l’autrice, dopo i saluti dell’assessora alla cultura Ramona Visconti, dialogherà con l’operatrice culturale Giulia Maria Falzea nell’ambito della rassegna “Incontri d’autore“, promossa dalla Biblioteca comunale Edmondo D’Arpe in collaborazione con la Pro Loco, il Patto locale per la lettura, Associazione Narrazioni e Libreria Idrusa.
Venerdì 2 luglio (ore 19:30 – ingresso gratuito con posti limitati e prenotazione consigliata 3496415030 – biblioteca.corsano@hotmail.com) in Piazzetta San Giuseppe a Corsano, intervistata dal giornalista Giuseppe Martella, Francesca Vecchioni aprirà la rasssegna “I dialoghi di Corsano“. Promossa da Associazione Narrazioni, Libreria Idrusa, Presidio del libro di Alessano, Biblioteca e Comune di Corsano in collaborazione con i media partner Radio Venere e Radio Peter Pan, la rassegna proseguirà con Giulio Cavalli (26 luglio), Graziano Gala (8 agosto), Fabrizio Licchetta (16 agosto), Mariano Rizzo (31 agosto).
Non siamo persone razziste, sessiste o omofobe, eppure ci piace tanto la nostra collega Margherita perché «è una donna con le palle», al contrario di Carlo che «al computer è un po’ handicappato» e siamo frustrati perché «lavoriamo come n
» ma possiamo permetterci solo «cineserie». Insomma, forse a parole non siamo discriminatori, ma con le parole? Senza rendercene conto, siamo immersi in dinamiche linguistiche e comportamentali che rafforzano pregiudizi, stereotipi e discriminazioni. Luoghi comuni, modi di dire, comportamenti automatici hanno un duplice effetto: da una parte rischiano di compromettere la nostra percezione e dunque comprensione della realtà, influenzando i nostri giudizi e le nostre scelte, dall’altra ci portano a inserire gli altri in schemi precostituiti, che restituiscono un’immagine spesso deformata, banalizzata, inadeguata, e possono innescare meccanismi escludenti. Basandosi sugli studi di psicologia comportamentale più recenti, Francesca Vecchioni smaschera, con tono ironico e dissacrante, tutte le volte in cui senza volerlo cadiamo nella trappola degli stereotipi e ci aiuta a capire le nostre dinamiche cognitive, per individuare gli errori più frequenti in cui possiamo incorrere e quindi modificare il nostro sguardo sul mondo. Perché la mente spesso ci inganna. Ogni ragionamento è un percorso e visto che il nostro cervello tende a fare economia, ossia a ottenere la massima resa con il minimo sforzo, quei percorsi sono vere e proprie scorciatoie. Per esempio, la mente ci illude di avere capacità statistiche, è convinta di saper calcolare la probabilità che qualcosa si avveri, ma lo fa sulla base di dati che desume, seleziona e ricorda in maniera assolutamente arbitraria. E generalizza: se per noi le persone anziane sono lente, le donne non sanno guidare, gli stranieri sono pericolosi e i gay sono sensibili, lo penseremo di ogni singolo membro di quella categoria, malgrado i dati ci dicano che la nostra percezione è scorretta o sovrastimata. Essere consapevoli di questi meccanismi mentali, nonché conoscere gli errori a cui ci conducono, è il primo passo per comprendere meglio la realtà e le altre persone. E per rendere il mondo più inclusivo.
Francesca Vecchioni, laureata in Scienze Politiche, è giornalista, attivista dei diritti umani e consulente sulle tematiche Diversity & Inclusion. Ha fondato e presiede Diversity, organizzazione no-profit impegnata a promuovere l’inclusione. Ha ideato i Diversity Media Awards e il Diversity Brand Summit. Ha pubblicato “T’innamorerai senza pensare” (2015) e firmato i volumi “Le cose cambiano” (2013) e “Maternità. Il tempo delle nuove mamme” (2015). Suoi contributi e interviste appaiono sulle principali testate italiane ed estere.