Gli attivisti per la Spring school di “Meme. Pesci fuor d’acqua”

Da giovedì 27 a sabato 29 maggio tornano online gli incontri della Pesci fuor d’acqua school di Meme. Dopo “La digital transformation culturale”, “Progettazione di percorsi di benessere per la cultura” e “Come (ti) uso il Patrimonio”, questa “spring school” sarà dedicata al tema “Gli Attivisti!“.
Durante i sette incontri online sulla piattaforma Whereby si discuterà dei luoghi di cultura e del loro ruolo nei sempre più controversi scenari socio-politici nazionali e internazionali, attraverso casi studio e laboratori tematici tenuti da  pionieri della cultura “attivista”. Ospiti delle varie sessioni Matteo D’Ambrosio del Polo del ‘900 di Torino, Massimiliano Vitali della Fondazione PInAC di Rezzato, Cristian Zanelli e Anna Chiara Cimoli di ABCittà, Nicole Moolhuijsen dell’Università Ca’ Foscari e We Exhibit, Ilaria Rodella dei Ludosofici, Naida Samonà e Paola Bommarito dell’Ecomuseo Mare Memoria Viva di Palermo.

Il progetto è un’idea memecultura.it, piattaforma di confronto, condivisione e scambio tra istituzioni culturali, scuole, aziende e giovani sulle professioni culturali, finanziato da Fondazione Cariplo per il Bando IC3 Innovazione Culturale, sostenuto da Swapmuseum, 34° Fuso, Assessorato alla Formazione della Regione Puglia, Museo Fondazione Pino Pascali, Cooperativa Imago, Liceo Classico Duni di Matera, MUSMA, Officine Culturali, Mare Memoria Viva, MAXXI Roma, ABCittà, CoopCulture, AB2 luoghi di educazione attraverso l’arte e ANISA – Associazione Nazionale Insegnanti di Storia dell’Arte.

 
In che modo il patrimonio culturale può agire da catalizzatore di cambiamento nei grandi interrogativi del contemporaneo? Come può essere utile al cittadino nel creare consapevolezza? Come può intrecciarsi il concetto di patrimonio con le complessità del terzo millennio? Partendo da queste domande la proposta della spring school intende offrire a chi opera nella mediazione culturale momenti di approfondimento e di sperimentazione sul tema dell’attivismo dei luoghi di cultura: dalla questione della gender equality, all’attenzione ai cambiamenti climatici, passando per la cittadinanza attiva.

Giovedì 27 maggio si parte dalle 16 alle 18 con Matteo D’Ambrosio, responsabile dell’Area Valorizzazione culturale e Audience Development del Polo del ‘900 e direttore della Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci, che parlerà di “Cittadinanza e Democrazia. Percorsi di attivazione e partecipazione al Polo del ‘900 di Torino“. Dalle 18 alle 19 Massimiliano Vitali, che si occupa di mediazione e accessibilità museale, della progettazione e del coordinamento dei servizi educativi museali della Fondazione PInAC di Rezzato, in provincia di Brescia, affronterà il tema “Sguardi d’infanzia sul pianeta Terra. I disegni infantili della PInAC, fuori e dentro il Museo“.

Venerdì 28 maggio dalle 10 alle 11:30 appuntamento con Cristian Zanelli, vicepresidente di ABCittà società cooperativa sociale è responsabile del progetto-servizio BiG | Borgo intergenerazionale Greco, che ragionerà di “L’azione locale di ABCittà per la rigenerazione urbana, sociale e culturale“. Dalle 11:30 alle 13 Anna Chiara Cimoli, ricercatrice in Storia dell’Arte Contemporanea all’Università degli Studi di Bergamo e socia di ABCittà interverrà su “Rappresentare i confini: un workshop in valigia”. Dalle 16 alle 17, Nicole Moolhuijsen, ricercatrice dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e freelance di We Exhibit, si occuperà di “Attivismo LGBTQ+ nei musei: possibilità e sfide“.

Sabato 29 maggio la giornata finale si partirà dalle 10 alle 11 con Ilaria Rodella, laureata in filosofia, socia fondatrice dei Ludosofici, associazione che utilizza la filosofia e la didattica dell’arte per progettare esperienze che hanno lo scopo di attivare il pensiero critico, con “A giocare con le idee insieme a FarFarFare e i Ludosofici“. Dalle 11 alle 13, infine, Naida Samonà e Paola Bommarito che con “Attivismo come metodo” racconteranno l’esperienza dell’Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva di Palermo.

Meme è un’associazione di promozione sociale con sede legale a Milano e sede operativa a Lecce presso Artem il coworking del Museo Castromediano. È costituita da giovani professionisti con background culturale, economico e informatico. Meme nasce per costruire un ecosistema di partecipazione, confronto e scambio tra istituzioni culturali e i giovani sempre più spinti verso l’isolamento culturale e sociale. L’associazione lavora quindi con l’intento di facilitare il dialogo tra i ragazzi, i professionisti culturali e le istituzioni, attraverso nuove modalità di interazione basate su multidisciplinarietà, educazione non formale, peer-to-peer e PCTO.
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