Sabato 14 il festival ospiterà gli Officina Zoé, dagli anni ’90 tra i protagonisti del movimento di revival della tradizione musicale salentina,
band trascinante, dal sound inconfondibile e ambasciatrice della pizzica nel mondo, e l’inedito connubio di suoni e fusioni dal Medio Oriente e dal Mediterraneo di Beirut world beat. L’elemento di forza di Officina Zoé è la ricerca costante della trance e della ciclicità insita nel ritmo arcano dei tamburelli e intrisa di minimalismo nella musica e nel canto: ciò ha reso possibile, col tempo, la realizzazione di nuove composizioni musicali che cantano e raccontano il mondo di oggi, ma profondamente ancorate e rispettose della filologia e del linguaggio della tradizione. Solo in questo modo è stato possibile ridare alla musica popolare del Salento, alla Pizzica, il suo ruolo nel panorama della world music; una tradizione viva, come vivo è il sangue che circola nelle vene, lontana dal folk, che invece racconta di una tradizione morta, riesumata solo come intrattenimento del giullare di corte. L’Officina Zoè nasce nella primavera del 1993, dall’unione di alcuni musicisti salentini su idea di Lamberto Probo (voce, tammorra, tamburelli e percussioni varie), Donatello Pisanello (organetto diatonico, chitarra e mandola) e Cinzia Marzo (voce, flauti, tamburello castagnette). Da subito diventa forza motrice di quel movimento di rinascita della tradizione musicale salentina, che ha portato oggi alla ribalta internazionale il Salento e le sue irreplicabili specificità locali.Lunedì 16 sul palco i Kalàscima e in consolle la cantante Rachele Andrioli. I
Kalàscima sono un gruppo di musicisti, cresciuti insieme suonando e cantando le melodie e i ritmi ipnotici del magico rituale legato al tarantismo, che reinventano la tradizione con un mix di massicce dosi di elettronica e beat lisergici, melodie originali e le atmosfere folk delle proprie origini. L’ultimo album prodotto è “K” (2018), e sposta ancora più avanti il baricentro attraverso un approccio fuori dagli schemi e lontano dalla comodità; dialetto salentino, inglese e griko creano un ponte immaginario tra la musica pugliese e la scena internazionale. Il live set dei Kalàscima è energico e potente e abbraccia strumenti tipicamente tradizionali e rari (zampogna, ciaramella, launeddas, tamburello, organetto, irish bouzouki) a strumenti moderni (laptop, loop machine e sintetizzatori) per un suono completamente originale, che pur restando legato alla tradizione si apre con un respiro internazionale, contemporaneo e urbano. Il loro sound li ha catapultati sulla scena world internazionale e li ha portati a suonare in Festival nazionali e internazionali, guadagnando il favore della critica. Il loro album Psychedelic Trance Tarantella (Ponderosa, 2014) li ha portati alla candidatura al Premio Tenco inoltre, dopo 8 settimane nella top 10 si è classificato al primo posto nella World CMJ Radio Chart e nell’aprile 2015 al sesto posto nella World Music Chart Europe. Psychedelic Trance Tarantella presenta inoltre una collaborazione artistica con il maestro Ludovico Einaudi che suona il pianoforte nel brano “Due mari”.Il Castello di Tutino a Tricase è un complesso architettonico fortificato e monumentale che è stato oggetto di recente ristrutturazione mirata alla valorizzazione e trasmissione del bene e del suo reinserimento funzionale all’interno del territorio. Il Castello è infatti diventato un centro dedicato alle sette forme d’arte, con uno spazio dedicato anche alla ristorazione e al bar, al fine di tornare ad essere un riferimento per la comunità, ma anche il luogo entro il quale la cultura locale trova lo spazio adeguato per comunicare a una visione del mondo più universale. Vincitore del bando per l’adeguamento degli attrattori turistici all’accoglienza di attività di spettacolo dal vivo della Regione Puglia, il Castello di Tutino è gestito da Saietta Art in collaborazione con vari partner.