Giovedì 12 ottobre alle 18, sul canale youtube e sul profilo facebook di Astràgali Teatro, con la presentazione in live streaming della residenza artistica della Compagnia Carnevale continua il percorso di “Sguardi meridiani”. Durante tutto l’anno il nuovo progetto della compagnia leccese Astràgali Teatro, sostenuto da “Residenze per artisti nei territori (2022/2024)” del Ministero della Cultura in collaborazione con la Regione Puglia, propone un’azione di condivisione di ricerche e pratiche artistiche con residenze, momenti di presentazione e dimostrazione di lavoro e spettacoli.
La residenza, partita il 1 ottobre, si concluderà domenica 15 alle 20:30 (ingresso gratuito – prenotazione consigliata – 3892105991 – teatro@astragali.org) alla Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce con una restituzione aperta al pubblico del progetto L’isola degli schiavi con Elena D’Agnolo, Tamara Fagnocchi, Elisa Pastore, Vlad Scolari, Riccardo Stincone per traduzione scenica e regia di Antonio Carnevale su drammaturgia di Pierre de Marivaux. Tutto inizia con un naufragio. Una nave proveniente da Atene si infrange sugli scogli nei paraggi dell’Isola degli Schiavi: qui arrivano Ificrate ed Eufrosina, i padroni, e i loro servitori, Arlecchino e Cleantide. Nell’isola una è la legge che vi regna: i servitori diventano padroni, i padroni i loro schiavi. Le due coppie non si scambiano solo il loro ruolo sociale, ma anche il nome e i vestiti affinché si possa attuare una vera e propria riforma morale dei padroni e si possa mitigare, dall’altra parte, il risentimento dei loro schiavi. Il mondo capovolto, la realtà allo specchio e la parodia della mondanità e del suo linguaggio sono gli strumenti che la penna di Marivaux utilizza per dare vita a una spietata sovversione comica e a un’affilata critica morale della società. Ma non è solo questo il merito dell’autore francese: l’Isola degli Schiavi è un’utopia che, come una barca che naviga all’orizzonte, spiega da secoli le sue vele e lascia noi tutti ammirarla dalla riva. A ricordarci che le utopie sopravvivono alla grigia staffetta dell’umanità.
Lunedì 16 ottobre alle 20:30 (ingresso gratuito – prenotazione consigliata – 3892105991 – teatro@astragali.org) sempre alla Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce la compagnia milanese proporrà lo spettacolo “Per un sorso di tè dopo un pezzo di pane” (vincitore del Premio Fersen alla Drammaturgia 2021 e finalista del Premio Scintille 2020) di Antonio Carnevale, in scena con Elena D’Agnolo, Elisa Pastore, Vlad Scolari, Riccardo Stincone. Gianni è un giovane regista “under 35”, coinvolto nella direzione di una prestigiosa produzione di un teatro stabile di una indefinita città del Sud Italia. Lo spettacolo, secondo le linee dettate da un bando europeo, coinvolgerà alcuni giovani migranti ospiti di un centro di accoglienza e un’attrice siriana. Gianni, attraverso questa impresa, grazie una serie di incontri e momenti diversi (le prove in teatro, il confronto con l’amico Gez, lo scontro con il produttore, le parentesi più private con la compagna Marie) approderà a una nuova consapevolezza. “Con i giornalisti Lorenzo Lamperti e Lidia Baratta volevamo scrivere uno spettacolo sul problema della migrazione sulla rotta balcanica, grazie al materiale raccolto durante il loro viaggio a Moria e Idomeni nell’estate 2016. Lo spettacolo nasceva come un atto di denuncia, ma mettendoci al lavoro gli esiti non corrisposero all’intento e il progetto fu accantonato. Caso volle però che qualche anno dopo la lettura di Nur eine Scheibe Brot di Rainer W. Fassbinder mi svelasse nuove possibilità, come accade proprio al nostro Gianni. Infatti, per un Per un sorso di tè dopo un pezzo di pane non è uno spettacolo sulla migrazione o sulle politiche europee sul tema, ma è una riflessione sulla Rappresentazione, sulla Testimonianza, sulle difficoltà dell’arte – in particolare del teatro – nel processo di restituzione della contemporaneità”, racconta il regista Antonio Carnevale.
La Compagnia Carnevale nasce a Milano nel 2016. Tra le sue produzioni Arlecchino trasformato dall’amore, Ricorditi di me, che son la Pia, Il Bradipo e la Carpa, Mirandolina, Per un sorso di tè dopo un pezzo di pane, Il lavoro mobilita l’uomo. La compagnia collabora con diverse istituzioni culturali in Italia e all’estero e dal 2022 ha come sede operativa il Padiglione, nel quartiere milanese di Baggio.
Sguardi Meridiani si inserisce nel più articolato progetto Teatri a Sud (info e programma www.astragali.it), ideato e promosso da Astràgali Teatro con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Puglia e Comune di San Cesario di Lecce: una scelta poetica e politica, la sfida di formare una comunità di artisti del Sud Italia e dei Sud del mondo, che faccia dialogare le diverse esperienze, i progetti, le buone pratiche, le esperienze di resistenza e che sappia rilanciare una riflessione sulla questione meridiana e sulle pratiche teatrali ed artistiche. Un ascolto e uno scambio tra esperienze diverse accomunate dalla necessità di nuove possibilità per una relazione più attiva con la comunità, per rallentare il depauperamento delle risorse, per la costruzione di modelli alternativi, per la messa in valore di quello che il sud possiede e per ribadirne la differenza.
La compagnia Astràgali Teatro nasce nel 1981 a Lecce per fare teatro, formare attori e dare vita ad uno spazio di circolazione dei discorsi e delle pratiche. Riconosciuta dal 1985 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come compagnia teatrale d’innovazione, dal 2012 è sede del Centro Italiano dell’International Theatre Institute dell’Unesco ed è membro dell’Anna Lindh Euro-Mediterranean Foundation for the Dialogue between Cultures. Ha realizzato progetti artistici, spettacoli, attività in circa 30 paesi in tutto il mondo. Nel corso di questi anni numerosi spettacoli hanno trovato casa in molti luoghi di grande interesse culturale in Italia e all’estero, anche in siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco.