Sabato 5 agosto (ore 21:30 – contributo associativo 7 euro) nell’uliveto dell’Art&Lab Lu Mbroia di Corigliano d’Otranto torna la “Notte bianca dell’Ipocondria“, giunta sorprendentemente e contro ogni previsione alla quinta edizione che (nell’idea degli organizzatori) potrebbe sempre essere l’ultima. Nata nel 2019 dalla mente inutilmente creativa del giornalista e operatore culturale Pierpaolo Lala, supportato in questa e altre avventure improbabili dalla visionaria lungimiranza del cantautore Massimo Donno, la Notte bianca dell’ipocondria proporrà una lunga serata con tanti ospiti per ora confermati (ma non si sa mai, “E se mi sento male?”, “E se ho la pressione alta?”, “E se c’è troppa gente?”).
Il Vocabolario on line della Treccani ci dice che il sostantivo femminile ipocondrìa [dal lat. tardo hypochondria, che è dal gr. (τὰ) ὑποχόνδρια, comp. di ὑπο- «ipo-» e χόνδρος «cartilagine»] nel linguaggio medico significa “preoccupazione ansiosa, organicamente infondata, relativa alla propria salute o alla condizione di particolari organi interni” e che, per estensione, è una forma acuta e grave di melanconia. E proprio dal senso profondo dell’ipocondria si partirà grazie allo psichiatra Sergio Longo che da quasi quarant’anni si occupa di riabilitazione psichica con particolare attenzione agli interventi di gruppo. E, in una improvvisata terapia collettiva, sarà un gruppo eterogeneo di pazienti/ospiti a raccontarsi al pubblico, svelando il lato più intimo e personale.
Sul palco Antonio Stornaiolo, ipocondriaco convinto, spumeggiante ed esilarante battutista con una lunga carriera da attore, presentatore, intrattenitore. Da qualche anno è tornato anche in coppia con Emilio Solfrizzi (come dimenticare Toti e Tata, gli Oesais, Piero Scamarcio e lo scippatore di emozioni), con spettacoli che stanno riempiendo i teatri di tutta Italia. Torna a Corigliano, a grande richiesta dei fedeli, Alessandro Paolucci, ideatore dell’account @Dio, seguito da centinaia di migliaia di persone tra Twitter, Facebook e Instagram. Esordio alla Notte bianca dell’Ipocondria, invece, per Ippolito Chiarello, autore, attore, regista, inventore del Barbonaggio teatrale, ansioso incallito che racconterà, per la milionesima volta in pubblico, l’evento che gli ha letteralmente cambiato la vita. Altro asso nella manica di questa quinta commovente edizione, la reunion de La mera compagine dei Clerici Vaganti. Dopo anni di attesa spasmodica e una diaspora intellettuale e culturale in giro per l’Italia, torneranno insieme sul palco i tre enfant prodige della comicità salentina. Docente, attore, comico, formatore (Don Chisciotte in confronto a lui è uno pratico), Antonello Taurino è un assiduo frequentatore di Zelig e in tournée con vari spettacoli; Giovanni Trono, ricercatore e performer, è co-fondatore della compagnia TeatrInGestAzione di Napoli; Corrado Nestola ha proseguito la sua attività di improvvisazione teatrale a Bologna nella scuola Teatri D’istanti. I Clerici Vaganti riproporranno il loro vecchio repertorio, passato negli anni per festival e rassegne in giro per il globo terracqueo, e nuove battute ipocondriache.
Confermata e immancabile la presenza dell’AnsiaEnsemble guidato dall’irrefrenabile maestro ‘ntonacatore Andrea Baccassino con la partecipazione, tra gli altri, del cantautore Alberto Tuma, del comico Anthony degli Scemifreddi, della cantante Serena Spedicato, dell’attrice Aurelia Cipollini, del chitarrista e cantante Luigi Bruno, del padrone di casa Massimo Donno e di altri ospiti (che ancora non lo sanno). Non mancheranno le selezioni musicali tristi di dj sert (forse), stand enogastrofarmacologici, l’autodiagnosi all’ingresso, l’armocromia funerea e altre sorprese.
Dalle 20:30 sarà possibile (per i più coraggiosi) prenotare un tavolo per degustare primi e secondi piatti, insalatone, verdure, le birre e i vini delle Cantine Duca Guarini di Scorrano. Info e prescrizioni lumbroia@massimodonno.it – 3381200398.