Sabato 10 luglio (ore 22 – ingresso 10 euro + dp con prenotazione obbligatoria sul sito oooh.events) nell’atrio del Castello di Tutino a Tricase, con “Stornelli, canti alla stisa, pizzica pizzica e suonate di barberia” di Luca Buccarella (voce, organetto diatonico, armonica a bocca, tamburello) e Massimiliano De Marco (voce, chitarra, mandolino, irish bouzuki, tamburello) prosegue “Canti e incanti”. I due musicisti, sin da giovanissimi, intraprendono una personale ricerca che va dallo studio tecnico dei diversi strumenti, alla musico-terapia e infine alla composizione musicale, e che li porta ad integrare canti e suonate appresi tradizionalmente con competenze musicali specifiche. Un esplosivo duo di musica popolare salentina che, con la spontaneità e la goliardia tipiche delle feste da ballo, propone un ampio repertorio composto da: pizzica pizzica, stornelli, canti polivocali alla stisa, valzer, mazurke, suonate di barberia, e altre tarantelle tipiche delle varie zone del sud Italia. Il loro repertorio prevede inoltre canti e suonate che sono il frutto di una costante ricerca sul campo ma anche brani di loro composizione fino ad arrivare ai valzer Francesi e ai forró Brasiliani. Nel corso degli anni, hanno collaborato con diversi musicisti e band e hanno calcato grandi palcoscenici nazionali ed internazionali. Sono autori delle musiche per i racconti sulla storia del Salento presenti nell’applicazione “Sherazade storymaker for travelling” e fanno parte del gruppo di riproposta “Kalascima”, una delle piu innovative band della word music. La rassegna, ideata e curata da Tarantarte, con il sostegno della Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese (“Programmazione Custodiamo la cultura in Puglia” – Fondo Speciale per la Cultura e Patrimonio Culturale L.R. 40 art. 15 comma 3 – Investiamo nel vostro futuro) e della Fondazione Puglia, fino al 6 agosto, proporrà spettacoli di musica e danza, portando in scena una visione della tradizione non come mera rappresentazione cristallizzata delle radici popolari ma come dialogo tra presente e futuro in una dimensione mediterranea. Dopo Rachele Andrioli, Luca Buccarella e Massimiliano De Marco, il programma proseguirà con “Mediterraneo Contemporaneo” con Redi Hasa e Rocco Nigro (sabato 17 luglio), la nuova produzione di teatro danza “Canti e incanti” con la Compagnia Tarantarte (sabato 24 luglio) e lo spettacolo di musica e danza “Kore Ensemble” con Cinzia Marzo, Silvia Gallone, Eufemia Mascolo e Maristella Martella (venerdì 6 agosto). Prima dei concerti, dalle 20 sarà possibile cenare nel bar/ristorante del Castello.
Il Castello di Tutino a Tricase è un complesso architettonico fortificato e monumentale che è stato oggetto di recente ristrutturazione mirata alla valorizzazione e trasmissione del bene e del suo reinserimento funzionale all’interno del territorio. Il Castello è infatti diventato un centro dedicato alle sette forme d’arte, con uno spazio dedicato anche alla ristorazione e al bar, al fine di tornare ad essere un riferimento per la comunità, ma anche il luogo entro il quale la cultura locale trova lo spazio adeguato per comunicare a una visione del mondo più universale. Vincitore del bando per l’adeguamento degli attrattori turistici all’accoglienza di attività di spettacolo dal vivo della Regione Puglia, il Castello di Tutino è gestito da Saietta Art in collaborazione con, tra gli altri partner, l’associazione Tarantarte.
L’associazione Tarantarte porta avanti attività di formazione, produce performance e spettacoli, propone animazione di comunità, cura una ricca progettazione e programmazione di eventi e rassegne artistico-culturali. L’associazione, inoltre, è capofila dell’ATS Ex-Macello che dal 2018 gestisce il Centro Culturale LUG – Ex Macello di Corsano, in provincia di Lecce. Il Centro è un laboratorio di comunità poli-artistico con sale prove dedicate a musica, teatro e danza, un bar, una sala per incontri, concerti e spettacoli e un ampio giardino. Il LUG ospita anche l’archivio D.A.M.A. con una selezione di libri, cd, tesi di laurea, articoli, dvd dedicati alla musica e alla cultura salentina.