Lucio Dalla. E Ricomincio il canto per la rassegna web leccese “Sette meno dieci”

Martedì 23 marzo alle 18:50 in diretta su Facebook e Youtube la rassegna web “Sette meno dieci” ospita la presentazione di “Lucio Dalla. E ricomincio il canto. Interviste” curato dal musicologo, giornalista, musicista e docente Jacopo Tomatis e uscito per Il Saggiatore. Il volume è un viaggio nell’irripetibile, proteiforme, spettacolare esistenza del cantautore bolognese, narrato dalle sue stesse parole. Il ritratto di un artista che non si è mai negato ai microfoni, concedendosi generosamente a intervistatori di tutti i tipi – da Giorgio Bocca a Gianni Morandi, da Monica Vitti a Vincenzo Mollica – ed esponendosi a mettere a nudo la sua più profonda intimità. Tomatis dialogherà con la critica musicale Laura Rizzo. Interverrà anche Ron, cantante, autore, musicista, arrangiatore e storico collaboratore di Dalla. La “colonna sonora” sarà affidata ad alcuni giovani esperienze musicali salentine: Yorker, Manu Funk, LEdera, Scuro, Michele Cortese, Simone Perrone e Matteo Bemolle “rilegeranno” un brano a testa scelto dalla discografia di Dalla. L’incontro si aprirà con un aggiornamento su “Free Patrick Zaki, prisoner of conscience”, edizione speciale del concorso internazionale di comunicazione sociale “Poster For Tomorrow”, promossa da Amnesty International Italia, Conversazioni sul futuro e Diffondiamo idee di valore in collaborazione con altri partner pubblici e privati per chiedere la liberazione del giovane studente egiziano dell’Università di Bologna in carcere da oltre un anno nel suo Paese come prigioniero di coscienza.

 

Lucio, chi sei? Un clarinettista jazz, un beatnik, un solista ventenne a Sanremo, un cantautore, uno dei più rivoluzionari musicisti della canzone italiana, una popstar globale adorata da quattro generazioni? Lucio, dove vai? Nella tua Bologna in cui non si perde neanche un bambino, a Roma dove la sera fa miracoli, tra il caos di Corso Buenos Aires, nella Napoli il cui mare luccica? Lucio, cosa salvi dei momenti colorati che chiami vita? I dischi con il poeta Roversi, i concerti con De Gregori e Ron, le automobili delle Mille Miglia, «Caruso» cantata assieme a Pavarotti davanti a milioni di telespettatori? Ti contraddici, Lucio? Certo che ti contraddici: contieni moltitudini. E per fortuna le hai condivise con il mondo.
 
Curata dal musicologo Jacopo Tomatis, questa raccolta di interviste rappresenta un documento unico che attraversa i quarantacinque anni di carriera di una delle più grandi icone pop del nostro paese. La morte del padre a sette anni, l’intenso rapporto con la madre, i palchi calcati da adolescente autodidatta al fianco di Charles Mingus, Bud Powell ed Eric Dolphy, i film con i fratelli Taviani e Mimmo Paladino, la passione per il basket, la devozione per Padre Pio, l’amore e il sesso, la creatività, la censura, le opinioni su venerati maestri e giovani esordienti – da Chet Baker ad Alanis Morissette, da Prince ai Nirvana –, le malinconie e le paure. Un’opera che ci ricorda che una canzone può terminare in qualunque momento, ma la sua musica continuare a risuonare: «Ma sì, è la vita che finisce / ma lui non ci pensò poi tanto. / Anzi si sentiva già felice / e ricomin- ciò il suo canto».

Martedì 30 marzo gli ospiti di Sette meno dieci saranno Paola Deffendi, Claudio Regeni e Alessandra Ballerini che parleranno del libro “Giulio fa cose” (Feltrinelli). Alla tragedia di Giulio Regeni, scomparso il 25 gennaio 2016 al Cairo, il mondo della politica non ha ancora risposto. Non ha risposto l’Egitto di Al Sisi. Che, anzi, continua a sabotare le indagini sul sequestro, la tortura e l’omicidio di Giulio. Non ha risposto l’Europa, a parte qualche passaggio di circostanza. Non ha risposto l’Italia che, anzi, ha rimandato il suo ambasciatore al Cairo. A combattere per ottenere verità e giustizia per Giulio e per tutti i Giulio d’Egitto ci sono però i genitori, Paola e Claudio, insieme al loro avvocato Alessandra Ballerini. Ma non sono soli. Anzi: con loro c’è l’onda gialla che parla di Giulio, indossa i braccialetti, appende nei principali comuni, università e luoghi di cultura quello striscione giallo per chiedere verità e giustizia. Perché Giulio era un cittadino italiano, un cittadino europeo che aveva scelto lo studio e la cultura come strumento di solidarietà e giustizia sociale. Interverrà anche Davide Romagnoni, frontman dei Vallanzaska, con la sua esperienza diretta contenuta nel libro “Ma quale vacanza d’Egitto?! Arresto accidentale di un cantante” (Prospero editrice).
La rassegna web Sette meno dieci è ideata e condotta dall’imprenditrice sociale Gabriella Morelli e dal giornalista e operatore culturale Pierpaolo Lala e promossa dalle realtà salentine Diffondiamo Idee di Valore, Conversazioni sul futuro, Io non l’ho interrotta e Coolclub con il sostegno del Programma Straordinario 2020 in materia di Cultura e Spettacolo della Regione Puglia e nella programmazione Custodiamo la cultura in Puglia.