Riprendono gli appuntamenti promossi da Slow Food Lecce. Martedì 12 febbraio Si parte dal Duo Ristorante di Fabiano Viva, in via Giuseppe Garibaldi a Lecce, un “tour” tra ristoranti e osterie che proseguirà per tutto l’anno. Alla ricerca di antichi sapori e ricette innovative gli appassionati incontreranno osti, cuochi, chef e produttori, assaporando menù ricchi di passione per il Salento e per la Puglia. Un’opportunità di affrontare percorsi di degustazione a prezzo speciale. Il primo appuntamento è con Fabiano Viva, un passato da giornalista sportivo, conduttore tv e speaker radiofonico, e un brillante presente in cucina. Dopo l’esperienza di “Posto Divino” a Felline, e un percorso di formazione in giro per l’Italia (anche con chef stellati) da un paio d’anni Fabiano ha aperto “Duo”, un piccolo ristorante poco distante dal centro storico. Circa 25 coperti di “eleganza minimale e grandi materie prime”, come si legge nella recensione del sito identitagolose.it. Il menù degustazione (al prezzo unico e speciale di 35 euro) prevede amuse-bouche di benvenuto, antipasto, primo, secondo e dolce. In abbinamento i vini di Vinicola Palamà. Info e prenotazione (obbligatoria) slowfoodlecce@gmail.com – 3282620474.
Mercoledì 27 febbraio dalle 20.30 il Lilith Ristorante della Masseria Copertini sulla Vanze/Strudà a Vernole, ospita, per il secondo anno consecutivo, una serata dedicata al Quinto Quarto. L’evento nasce dalla collaborazione tra la neonataConfraternita del Quinto Quarto (goliardica compagine che coinvolge gli chef Alfredo de Luca, Cosimo Russo, Matteo Romano, Maurizio Raselli, il macellaio Gino Amato e il ristoratore Claudio Tramis) e Slow Food Lecce. Il menù – che comprende i vini di Cantine Menhir – rappresenta un percorso attraverso il territorio nazionale alla scoperta dei sapori di una volta, quelli in grado di trasformare una pietanza popolare in un pasto da Re. “Il quinto quarto indica tutto ciò che non è compreso nei quattro quarti in cui sono normalmente sezionati gli animali durante la macellazione”, sottolinea Carlo Petrini (Slow Food). “Ne fanno parte le interiora, ovvero trippa, cuore, polmoni, reni (rognone), fegato, milza, animelle (una ghiandola corrispondente al timo presente nell’uomo), intestino tenue (chiamato pajata nel Lazio), testicoli (granelli) e mammelle, ma anche la testa, le cervella, la coda, le zampe. Nato come cibo povero, scarto da lasciare ai lavoratori del macello, il quinto quarto è nel tempo diventato protagonista di eccellenti quanto economici piatti della cucina popolare; piatti che, in tempi più recenti, sono stati scoperti anche dalla ristorazione alta”. Il costo del menù completo (appetizer – antipasto – primo – secondo – dolce – acqua – vino) è di 40 euro (35 euro per i soci Slow Food). Posti limitati. Info e prenotazione (obbligatoria) 3939962150 – 3282620474 slowfoodlecce@gmail.com -ristorantelilith@gmail.com.
A marzo, in programma tre serate (5, 12, 19 marzo – dalle 20) per avvicinarsi al mondo della birra, una delle bevande alcoliche più antiche che l’uomo conosca, che affonda le radici nella nascita stessa delle grandi civiltà. Le Officine Culturali Ergot di Lecce ospiteranno il “Master of Food” dedicato alla birra prodotta in Belgio. Promosso da Slow Food Lecce il Master proporrà tre lezioni a cura di Francesco Muci con assaggi guidati per approfondire l’universo birraio. Il costo delle tre lezioni è di 90 euro. Posti limitati. Info e prenotazioni slowfoodlecce@gmail.com – 3282620474.