Indie pop dal sound semplice, maldestro e sincero: distribuito esclusivamente sulle piattaforme digitali da Artist First, venerdì 27 novembre esce Tuma01. Nel disco d’esordio, il cantautore salentino Tuma racconta gli ultimi tre anni della sua vita: amori, invidie, traguardi accademici, sesso, amici e la sua passione per il calcio. Un album “fotografico” caratterizzato da un sarcasmo a tratti pungente intorno al quale ruota la sua identità artistica. «Perché consiglio di ascoltare il mio disco? Perché parla di tutti», sottolinea Tuma. Prodotto e registrato da Rafqu al Qustudio, targato Discographia Clandestina, etichetta indipendente di Carmine Tundo (La Municipàl, Nu Shu, Diego Rivera), il disco propone tre inediti (“Il mio amico Oscar”, “Ciliegia” e “Aprile”) e cinque singoli già lanciati negli scorsi anni (“Scirea”, “Mi piacerebbe evitare #2”, “Una canzone sconcia”, “Annapaola”, “Semplice”). Negli otto brani accanto a Tuma (voce, chitarra e basso) si alternano Raf Qu (chitarre e tastiere), Claudio Tuma(chitarre), Matteo Bemolle (tastiere), Dema e Alberto Manco (batteria), Davide Calò (flauto traverso), Alessandro Dell’Anna (tromba), Francesco Del Prete (violino), Mario Esposito (basso). L’immagine di copertina è un’opera della grafica e illustratrice Penni Phi, moniker di Benedetta Francioso.
Tuma01 si apre con “Il mio amico Oscar”, stralcio della vita universitaria vissuta in una Lecce “squattrinata” con il proprio amico del cuore, quel fratello scelto con cui vivere tra lattine di birre e piatti da lavare è solo un modo buffo per conoscersi meglio. Non mancano spunti di dolcezza e romanticismo, come in “Ciliegia”, “una storia alla Pretty Woman”, come la definisce l’artista, perché canta una relazione amorosa vissuta con una prostituta, a testimonianza che l’amore può e deve andare oltre ai paradigmi della società, perché esso arriva all’improvviso, nelle situazioni più assurde. Il sarcasmo di Tuma ha il suo picco in “Una canzone Sconcia”, contenente un “dissing” con se stesso, con il quale prova a capire perché non ha quel sexappeal millantato dai trapper e rapper nelle loro canzoni. “Due sono le cose: o loro mentono, o io faccio troppo schifo. Credo sia una via di mezzo”, ironizza il giovane cantante. Nel quotidiano di Tuma, poi, c’è un amore forte, una fede indissolubile dal cuore bianconero: quella per il calcio. “Scirea” infatti è il brano che lega due piani sentimentali in un unico testo, nato in un bar di periferia in cui il caffè costa ancora 60 cent, in cui la nostalgia per le partite di Gaetano Scirea rincorre il ricordo di una lei perduta. La sua voglia di liberazione dalle convenzioni sociali prende vita nel brano “Mi piacerebbe evitare #2”, una canzone definita dal cantautore stesso “politicamente scorretta”, con la quale, armato di chitarra, spara contro tutti i cliché imposti da una società “benpensante”. Nella vita da universitario non mancano sicuramente le scottature amorose, cantate in “Annapaola”, in cui Tuma non abbandona la sua ironia nemmeno nel dolore, infatti nel brano lui chiama la sua ex per dirgli semplicemente che è una “grandissima…”. La fragilità sentimentale continua in “Semplice”, singolo d’esordio con cui Tuma si è presentato nel panorama musicale salentino. Una canzone essenziale e diretta, nata dal bisogno di scongiurare le “paranoie” amorose vissute a vent’anni. Con “Aprile” si chiude questo primo disco del cantautore neretino, una sorta di diario in cui appunta l’idea cristallizzata di un amore puro.
Classe 1997, Alberto Tuma dopo il diploma si iscrive al Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce dove segue il corso di chitarra jazz, tramutando in studio la sua passione per la musica, accompagnata da quella per la scrittura. Le sue canzoni raccontano storie di vita quotidiana, storie semplici, vissute e non, guardate dalla prospettiva di uno studente squattrinato qualsiasi che vive alla giornata insieme ai suoi coinquilini, con la convinzione che spesso, come direbbe un suo caro amico, basta una chitarra e una bottiglia di rum per stare bene. Dopo l’esperienza nel gruppo “I Segreti di Oscar”, inizia il suo viaggio da solista pubblicando i singoli “Semplice” (10 ottobre 2018) e “Annapaola” (26 marzo 2019) con la produzione artistica di Raf Qu (Raffaele Quarta). Nel 2019 vince il contest della “Notte della rivolta” (La Rivolta Records), arriva in finale nei contest promossi da Radio Wau e Ci Vuole Un Paese e si esibisce al Sei – Sud Est Indipendente Festival di CoolClub. Tra marzo e giugno 2020, sotto l’etichetta Discographia Clandestina, lancia i singoli “Una canzone sconcia” e “Mi piacerebbe evitare #2” che, insieme a “Scirea”, anticipano l’uscita di Tuma01. Nell’estate 2020 propone “A proposito di niente – Tuma interpreta… se stesso”, uno spettacolo dal titolo ispirato (o forse rubato) alla recente controversa autobiografia di Woody Allen.
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Cristiana Francioso