Sabato 24 luglio (ore 20 – POSTI ESAURITI) nel Chiostro del Convitto Palmieri / Biblioteca Bernardini di Lecce, Francesco Costa, vicedirettore de Il Post, presenterà “Una storia americana: Joe Biden, Kamala Harris e una nazione da ricostruire” (Mondadori). Il mondo sta per cambiare, di nuovo. Al termine di un anno sconvolto da avvenimenti inimmaginabili, gli americani hanno scelto il 46° presidente degli Stati Uniti in una delle elezioni più contese della storia. Joe Biden e Kamala Harris sono il nuovo volto della Casa Bianca. Francesco Costa traccia un ritratto della nuova presidenza percorrendo le straordinarie biografie dei due protagonisti, e i momenti che hanno segnato le loro vite. Le vittorie, le sconfitte, gli errori ci raccontano qualcosa non solo del tipo di presidente e vicepresidente che governeranno la più grande potenza mondiale, ma anche delle lezioni che hanno imparato nel corso delle loro vite, di come hanno affrontato avversari e ostacoli. Soprattutto, quelle vittorie, sconfitte ed errori sono rappresentativi «di una comunità che va molto oltre le loro persone». Perché «nelle loro qualità e nei loro limiti, Joe Biden e Kamala Harris somigliano all’America». Durante la serata – che rientra nell’ambito della rassegna Extra Convitto, promossa dal Polo Biblio-Museale della Regione Puglia a cura di Mauro Marino e dello staff della Biblioteca Bernardini, con il patrocinio della Provincia e del Comune di Lecce – sarà possibile visitare due mostre curate dall’associazione Diffondiamo idee di valore e allestite nel Convitto Palmieri: “Vita su una gamba sola. 10 anni di guerra in Siria” dell’artista e vignettista siriana Amany al-Ali con “paesaggio sonoro” di Marc Codsi e “Free Patrick Zaki, prisoner of conscience” con i trenta poster “finalisti” dell’edizione speciale del concorso internazionale di comunicazione sociale “Poster For Tomorrow”, dedicata allo studente egiziano del Master Gemma dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, in carcere nel suo paese da oltre un anno.
Martedì 27 luglio (dalle 20:30 – ingresso libero fino a esaurimento posti con prenotazione consigliata a info@iononlhointerrotta.com) nell’atrio del Castello Volante di Corigliano d’Otranto la rassegna ospita un triplo appuntamento con Chiara Valerio, Vera Gheno e Adelmo Monachese. La serata prenderà il via alle 20:30 con la presentazione del libro “La matematica è politica” di Chiara Valerio (Einaudi). La scrittrice, responsabile della narrativa italiana della casa editrice Marsilio, autrice e voce di Rai Radio3) dialogherà con l’operatrice culturale Giulia Maria Falzea. La matematica rivista come prassi politica, e non solo come teoria, è un formidabile esercizio di democrazia: come la democrazia si fonda su un sistema di regole, crea comunità e lavora sulle relazioni. Come la democrazia, la matematica amplia ma non nega. Studiando matematica si capiscono molte cose sulla verità. Per esempio che le verità sono partecipate e pertanto i principî di autorità non esistono; che le verità sono tutte assolute ma tutte transitorie perché dipendono dall’insieme di definizione e dalle condizioni al contorno. Svolgere un problema matematico è un esercizio di democrazia perché chi non accetta l’errore e non si esercita nell’intenzione di capire il mondo non riesce né a cambiarlo né a governarlo. Chiara Valerio tesse in un pamphlet polemico un parallelo tra matematica e democrazia, due aree che non subiscono la dittatura dell’urgenza. A seguire, dalle 21:30, Loredana De Vitis intervisterà la sociolinguista Vera Gheno, coautrice con il linguista Federico Faloppa, del recente volume “Trovare le parole. Abbecedario per una comunicazione consapevole” (Edizioni Gruppo Abele). I rapporti sociali sono fondati sulle parole, senza le quali si ridurrebbero a poca cosa. Da sempre. Ma oggi il peso delle parole è accresciuto dalla moltiplicazione e dalla pervasività dei mezzi di comunicazione e, soprattutto, dei social. Accade così che le parole, sganciate dal contatto fisico tra le persone, diventino incontrollate. Ciò ne favorisce un uso improprio e, talora, aggressivo. Con conseguenze gravissime, sul piano personale e su quello sociale, quando sfociano in “discorsi d’odio”. Riappropriarsi delle parole, del loro senso, delle loro implicazioni, della loro portata comunicativa è, dunque, l’imperativo della nostra epoca. Per farne un uso consapevole, anche ricorrendo a un abbecedario ragionato. Infine, alle 22:30, Adelmo Monachese presenterà, in anteprima nel Salento, “I simpson non mi avevano previsto“, il suo nuovo spettacolo di Stand up Comedy. Dopo I cuochi TV sono puttane, Io Taggo tu Cita e lo special di San Valentino L’amore è una pantera che viene dall’inferno, Adelmo Monachese riparte con il suo nuovo monologo I Simpson non mi avevano previsto. Un’ora di stand up comedy per tornare a ridere di tutto e tutti in modo liberatorio, scorretto, intelligente.
Giovedì 26 agosto (dalle 20:30 – ingresso libero fino a esaurimento posti con prenotazione consigliata a info@iononlhointerrotta.com), infine, sempre al Castello Volante di Corigliano, la giornalista di Skytg24, Giovanna Pancheri presenterà il suo “Rinascita Americana” (Sem). Corrispondente dagli USA dal 2016 per Sky TG24, l’autrice negli ultimi anni ha percorso la nazione in lungo e in largo realizzando preziose, toccanti e alle volte incredibili interviste di prima mano, da quella al leader del Ku Klux Klan, che sostiene l’irragionevole teoria della sostituzione etnica, al racconto di un giornalista di Tijuana dei narcotunnel scavati sotto al muro del confine. Testimonianze che spaziano dagli esclusivi dialoghi con politici di rilievo o figure ai vertici di Goldman Sachs fino alle reazioni dei cittadini alle ultime elezioni avvenute sotto emergenza sanitaria. Lei stessa ha contratto il Covid-19 e il racconto della sua vicenda personale si intreccia all’attento resoconto degli stravolgimenti arrecati dalla pandemia alla società americana. Una società che Giovanna Pancheri osserva con estrema lucidità, mentre assiste al diffondersi del movimento suprematista Alt-Right, all’incancrenirsi di sentimenti razzisti, alle reazioni d’orgoglio del movimento Black Lives Matter, a incontri tra famiglie divise dal muro sul confine tra Messico e Stati Uniti, al sorgere del movimento ambientalista che ha trovato in una ragazzina svedese la sua eroina, fino alla definitiva sconfitta di un Presidente che pur di mantenere il potere le ha provate tutte, creando un clima d’odio e sospetto persino sulla risposta della scienza al Coronavirus. Un libro inchiesta sugli Stati Uniti, «dove è nato il Quarto Potere, dove un tratto di inchiostro è stato in grado di far cadere governi, dove il giornalismo ha regalato al mondo figure leggendarie, e il confine tra fatti e opinioni è diventato sempre più evanescente».