Distribuito su tutte le piattaforme digitali da Artist First, giovedì 21 gennaio è uscito “Wild Harbour”, singolo d’esordio del progetto salentino Puka Shell’s Bling. Il brano, scritto e arrangiato dal trio formato da Aurora De Gregorio (voce), Anoir Ben Hadj Amara(basso) ed Emanuele Naima (chitarra) e prodotto da Antonio Dema De Marianis per Cascina Dema Studio, nasce durante una jam session, in un clima di forte confusione e incertezze che rispecchia il periodo attuale. Il titolo “Wild Harbour” è una dedica a Porto Selvaggio, luogo magico del Salento che caratterizza l’infanzia dei Puka Shell’s Bling. Tre ragazzi, tre menti diverse confluite in un unico progetto. Il chitarrista Emanuele racconta in questa intervista influenze, ispirazioni e difficoltà dei Puka Shell’s.
Ciao ragazzi, avete esordito il 21 Gennaio con il vostro primo singolo Wild Harbour, singolo dal sound pop R n B che ha da subito conquistato il pubblico. Raccontateci un po’ come nasce questo progetto e come mai la scelta del nome “Puka Shell’s Bling”.
E: Innanzitutto, un caro saluto a tutti! Siamo stra contenti per i feedback che abbiamo ricevuto e non vediamo l’ora di pubblicare altra musica (e di suonarla live). Per quanto riguarda il gruppo io ed Anoir ci conosciamo dall’infanzia, abbiamo fatto sempre musica insieme. Quando abbiamo incontrato Aurora abbiamo subito capito che doveva nascere Puka Shell’s Bling. Il nome rappresenta una collana di conchiglie.
Wild Harbour è un brano che avete dedicato ad un luogo a voi molto caro, Porto Selvaggio. Cosa c’è dietro questo singolo?
E: In quel periodo suonavamo con Giacomo Greco, batterista a noi caro.. Wild Harbour nasce da una jam insieme a lui. Porto Selvaggio è stato un luogo verso cui siamo stati trasportati fin dai primi accordi. La natura di quel luogo ci ispira molto!
Nonostante voi siate nativi del Salento, Italia, avete deciso di comunicare la vostra musica attraverso la lingua inglese. Come mai?
E: La lingua inglese è stata una scelta naturale, probabilmente per via della musica che tuttora ascoltiamo. Comunque puntiamo a comunicare le nostre visioni al mondo intero, senza confini alcuni.
Tre menti giovanissime, di cui due a Bristol. Come riuscite a coordinare il lavoro? Come nascono le vostre canzoni?
E: Coordinare il lavoro è un punto davvero critico, siamo un disastro! Ma stiamo imparando… . Per ora ci inviamo idee e appunti, presto ci ritroveremo e metteremo tutto insieme.
Qual è il background di ognuno di voi? Quali sono le influenze che trascinate in questo progetto?
E: Il nostro background spazia tra funky, rnb, hip hop, jazz, ma anche musica elettronica, che sia dubstep, house, drone, ambient.
Che musica state ascoltando ultimamente?
E: Mansur Brown, Thundercat, Yussef Dayes, Alfa Mist, Led Zeppelin, Red Hot Chili Peppers, Bill Evans, King Krule, J Cole, Musica del Futuro (MuFu) … seguite le nostre playlist su Spotify – ride.
Quali sono i vostri progetti futuri?
E: A marzo pubblicheremo Puka Shell’s Bling, il secondo singolo. Stiamo lavorando al Live, quest’estate ci divertiremo tanto.
Intervista a cura di Cristiana Francioso