Giovedì 8 aprile alle 19, in diretta su Facebook e YouTube (@AstragaliTeatro), per la Giornata mondiale dei Rom, sinti, caminanti, il progetto “Genius Loci – performing arts between heritage and future” ospita “Ròma – suoni, parole, tamburi della cultura rom”, spettacolo-concerto sui canti e sulle narrazioni della cultura Rom a cura di Astràgali Teatro e Claudio Cavallo Giagnotti, leader dei Mascarimirì, con la partecipazione di Mauro Tre e Veko Alimovic.
Un viaggio in cui si incontrano parole, suoni e visioni per dire della bellezza e della forza di una tradizione e di una lingua sconosciute, spesso violentate da pregiudizi e ostilità. Storie e canti romanì si dipanano con la segreta speranza di sconfiggere il pregiudizio e favorire la conoscenza di una cultura straordinaria e ricchissima. In Ròma le musiche dei Mascarimirì si intrecciano al tessuto di parole curato da Fabio Tolledi e alle video-proiezioni di immagini inedite, frutto di una ricerca condotta tra le famiglie Rom del Salento. Lo spettacolo è infatti il frutto della collaborazione tra Astràgali Teatro, compagnia teatrale pugliese impegnata da anni in un lavoro di ricognizione e ricerca delle culture mediterranee e del vicino oriente, e Mascarimirì, storico gruppo musicale salentino guidato da Claudio ‘Cavallo’ Giagnotti, musicista di origini Rom che ha fatto della ‘tradinnovazione’ la cifra più propria e innovativa della sua ricerca musicale. Alle origini di Ròma vi è il lavoro di scavo condotto da Cavallo sulle origini e sulla storia della sua famiglia, divenuto ben presto un percorso di riscoperta delle radici sociali, economiche, culturali e artistiche delle famiglie Rom salentine. Riscoperta delle radici e, al contempo, del rapporto con il territorio intorno fatto di intrecci, ibridazioni, accettazione e rifiuto. Una vicenda straordinaria, le cui tracce vivissime arrivano intatte fino a noi. «Dal 2008 fino ad oggi abbiamo raccolto immagini, video, emozioni, racconti di persone straordinarie che hanno fatto la storia senza essere menzionati nella Storia», sottolinea il musicista. «Sono rimasti nell’ombra senza rivelarsi perché le loro origini sono Rom. Abbiamo raccolto queste persone, le loro storie, la loro energia all’interno di uno Stato immaginario che abbiamo chiamato Gitanistan, dove sono caduti i luoghi comuni, dove la verità ha rotto le bolle di sapone che avevamo davanti agli occhi. Da lì è cambiata la nostra percezione della realtà», prosegue. «Negli anni abbiamo aperto i confini dello Stato immaginario di Gitanistan con un progetto ideato insieme a Pierluigi De Donno e prodotto da Arra Produzioni Mediterranee che dal 2015 è diventato anche un festival di cultura Rom/Salentina dove cibo, musica e soprattutto riflessioni si incontrato per continuare un percosso nato naturalmente».
Ideato e promosso dalla compagnia salentina Astràgali Teatro, sostenuto dal programma “Creative Europe” dell’Unione Europea, il progetto Genius Loci – che idealmente porta avanti il precedente “Legends on circular ruins” – coinvolge anche il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo dell’Università del Salento, l’International Theatre Institute – UNESCO e altri partner europei da Romania (Teatro di Stato di Costanza), Spagna (Fondazione di Danza ‘Alicia Alonso’ dell’Università ‘Re Juan Carlos’ di Madrid) e Grecia (Comune e Teatro di Zante).