Storia dell’occhio di Astragali Teatro in scena a Reggio Calabria

Venerdì 28 agosto (ore 21 – ingresso 5 euro con prenotazione obbligatoria. Info e biglietti 3791769454 –  diyticket.it) sulla Terrazza del Castello Aragonese di Reggio Calabria, l’Horcynus festival ospita il reading poetico Storia dell’Occhio della compagnia salentina Astràgali Teatro con l’attore e regista Fabio Tolledi e il pianista e compositore Mauro Tre.

Lo spettacolo è dedicato al grande filosofo, scrittore e antropologo francese Georges Bataille (Billom, 10 settembre 1897 – Parigi, 9 luglio 1962), la cui riflessione ha significativamente nutrito la filosofia e la letteratura novecentesche lasciando pagine memorabili in alcuni libri chiave (L’esperienza interiore, L’erotismo, La letteratura e il male, Le lacrime di Eros, ecc.), e nei cosiddetti romanzi erotici (Madama Edwarda, Storia dell’occhio e Mia madre). “Lo scandalo è proprio nella storia, nel destino dell’occhio: in ciò che esso vede alla fine”: il libro Storia dell’occhio si muove attraverso una serie di simulacri dell’occhio – le uova, i testicoli del toro – che si avvicinano inesorabilmente a un luogo d’invisibilità, là dove, forse, sarà offerto allo sguardo ciò che non si vede abitualmente alla luce del sole. È l’immagine terribile e conclusiva dell’Histoire de l’oeil, la visione dell’occhio stesso, dell’occhio che si guarda. “Vedi l’occhio?”, mi chiese. Alzandomi, divaricai le cosce di Simone: lei giaceva su un fianco; mi trovai allora di fronte a ciò che – immagino – stavo aspettando da sempre: come una ghigliottina aspetta una testa da mozzare. I miei oc­chi, mi sembrava, erano erettili dal troppo orrore; vidi, nella vulva pelosa di Simone, l’occhio celeste pallido di Marcelle guardarmi piangendo lacrime d’orina. Strisce di sperma sul pelo fumante davano a questa visione un carattere di dolorosa tristezza. Tenevo divaricate le cosce di Simone: l’orina scottante grondava sotto l’occhio sulla coscia in basso. L’immagine è terribile e tragica. Terribile perché scopre la morte del sole, la metamorfosi della sua luce in un morto lucore lunare. Terribile, anche, perché l’occhio, affondato nel sesso, dove doveva trovare la verità che si sottraeva alla luce della ragione, attraverso l’opaco dello sperma e la trasparenza dell’urina, non vede nulla: è un occhio morto, che testimonia soltanto la morte. L’immagine è tragica perché qui, nell’incandescenza di un sim­bolo incancellabile, è possibile, come in ogni simbolo, intravedere anche il suo contrario.

Riconosciuta dal 1985 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come compagnia teatrale d’innovazione e diretta da quasi trent’anni dall’attore e regista Fabio Tolledi, Astràgali Teatro dal 2012 è sede del Centro Italiano dell’International Theatre Institute dell’Unesco ed è membro della Anna Lindh Euro-Mediterranean Foundation for the Dialogue between Cultures. Ha realizzato progetti artistici, spettacoli, attività in circa 30 paesi in tutto il mondo. Nel corso di questi anni numerosi lavori hanno trovato casa in molti siti in Italia e all’estero anche patrimonio dell’umanità dell’Unesco come Palazzo Topkapi, uno dei monumenti più importanti di Istanbul che fa parte delle “Aree storiche d’Istanbul”, nella Cittadella di Erbil, simbolo del Kurdistan iracheno.

Info 3892105991 teatro@astragali.org