Nato in una famiglia di artisti, il violoncellista e compositore albanese Redi Hasa si diploma all’Accademia delle Arti di Tirana e si perfeziona al Conservatorio di Lecce. Fin dai primi anni in Italia è uno dei protagonisti del rinascimento della musica popolare salentina. Collabora con artisti internazionali quali la Kocani Orkestar, Boban Markovic, Bobby McFerrin, Paolo Fresu, e fa parte dell’Orchestra Notte della Taranta. Nel 2010, insieme alla cantante Maria Mazzotta, dà vita a un duo che incide due album e partecipa a grandi festival europei. Dal 2012, è membro della band di Ludovico Einaudi e partecipa ai suoi dischi e tour mondiali. Più recentemente, ha suonato nel disco di Robert Plant. Esce nel 2020 il suo primo disco solista. Marco Bardoscia, contrabbassista e compositore salentino. Diplomato al Conservatorio di Musica Tito Schipa di Lecce, vanta collaborazioni importanti con Paolo Fresu, Gianluca Petrella, Ernst Reijseger, Perico Sambeat, Raffaele Casarano, Luca Aquino, Banda Municipal de Santiago de Cuba, solo per citarne alcune, e numerose partecipazioni in progetti e festival in Italia, Belgio, Germania, Kosovo, Marocco, Olanda, Grecia, Turchia, Irlanda, Francia e altri luoghi in giro per il mondo. Dal 2009 vive e lavora a Bruxelles. Da allora suona tutto, senza limitazioni di genere o stile, e la sua vita si divide tra Belgio e Italia con una intensa attività compositiva, concertistica e discografica. A partire dal 2004 è presente in una quarantina di incisioni. A proprio nome ha firmato “Opening” (2007) e “The Dreamer” (2011) e ”Tutti Solo” (2015).
Venerdì 28 agosto (ore 21:30 – ingresso 7 euro compresa tessera associativa – posti limitati – prenotazione consigliata 3381200398) il progetto Suonno D’Ajere in Suspiro La canzone napoletana non è una reliquia da museo, né un corpo senza ossigeno da mummuficare. Queste le premesse da cui parte questo trio, direttamente da Napoli. Questa l’intuizione, l’intenzione e l’ambizione del trio composto da Irene Lupe Scarpato (canto), Marcello Smigliante Gentile (mandolino, mandola e mandoloncello) e Gian Marco Libeccio (chitarra classica). L’ensemble – che nel nome evoca il singolo omonimo realizzato da Pino Daniele nel disco d’esordio Terra mia (1977), quale ideale punto di connessione tra il classicismo mediterraneo e la ostinata ricerca di essere contemporanei – è attivo dal 2016 e via via ha sviluppato un credo rigoroso e intransigente. Tanto da diventare una vera formazione orchestrale che viaggia dentro le melodie e i ritmi, e circumnaviga le serenate e le canzoni umoristiche per far tornare alla luce – oggi – quel mistero e quella sapienza compositiva e di interpretazione che ha reso la canzone napoletana una disciplina. Il trio, a settembre 2017, si esibisce alla 74° edizione della biennale di Venezia. Nel Novembre dello stesso anno si esibiscono al teatro “Dal Verme” di Milano prendendo parte alla presentazione del Volume “Storia della Canzone Napoletana”, del M° Scialò. Nel Settembre 2018 sono ospiti dello spettacolo teatrale “Dignità Autonome di Prostituzione” presentandovi il loro inedito. Con quest’ultimo vincono il primo premio al festival “SanremoCantaNapoli” 2018 che nel dicembre dello stesso anno li porta come ospiti allo storico “Festival di Napoli”, dove riscuoteranno grande successo di critica e pubblico. Di recente, la band ha partecipato al memorial “Je sto vicino a te – 64” in ricordo di Pino Daniele al Palapartenope, ricevendo l’ovazione dei 4 mila spettatori presenti. Ha tenuto un concerto nell’Auditorium Novecento (sold out), luogo-crocevia della canzone napoletana in tutto l’arco del Novecento. Ha suonato all’anteprima dei Premi Vittorio De Sica nell’ambito degli Incontri internazionali di Cinema di Sorrento e si è esibito al concerto del 1° maggio a Napoli sul palco di piazza Dante.
Domenica 30 agosto (ore 21:30 – ingresso 12 euro compresa tessera associativa – posti limitati – prenotazione consigliata 3381200398), terzo e ultimo appuntamento della rassegna Le vie del Melograno con “Ghibli”, un concerto che vede unite due delle voci più importanti della world music italiana e del pop di matrice mediterranea: il libanese di origini palestinesi Nabil Bey (voce dei Radiodervish, collaboratore di artisti come Battiato e Noa) e il pugliese Fabrizio Piepoli (ex voce dei Radicanto e collaboratore di Raiz, Teresa De Sio). Insieme intessono una trama di canzoni che abbracciano la storia della musica mediterranea, da antichi canti devozionali Sufi a canzoni d’autore del più raffinato pop mediorientale, mescolando suoni acustici ed elettronica. Un abbraccio musicale che racconta l’unione e la fratellanza, al di là delle laceranti divisioni, un canto di speranza e di convivenza che lenisce le ferite dei conflitti e, attraversando il passato fino alla contemporaneità, si fa portavoce di una nuova storia di pace. Posti limitati – Prenotazione consigliata