Dopo gli appuntamenti a Brescia, Bitonto, Monte Sant’Angelo, Ruvo di Puglia, Molfetta, da martedì 27 a giovedì 29 dicembre (ore 20:30 – info e biglietti www.festivalviator.it – 3334234120 – 3406940282) con tre serate nel laboratorio urbano di Via Giuseppe Mazzini a Corigliano d’Otranto, in collaborazione con l’associazione Lu Mbroia, si conclude il festival “Viator. Menti, cuori e corpi sulle vie francigene del Sud”. Con la direzione artistica del musico-viandante Giovannangelo de Gennaro e del musicista e compositore Michele Lobaccaro (co-fondatore dei Radiodervish), il festival da otto edizioni coniuga l’arte con l’affascinante mondo dei cammini e del pellegrinaggio, mettendo in dialogo realtà musicali che oltrepassano i confini esteriori ed interiori, alla ricerca di nuovi orizzonti umani, oltre che artistici. Nel comune griko Viator ospiterà A part of me di Mirko Signorile (martedì 27, sostituisce l’annunciato Cristogenesi my mystic christmas), Messa laica per Don Tonino Bello (mercoledì 28) e Mosaico, una partitura ispirata al mosaico della cattedrale di Otranto (giovedì 29).
Martedì 27 dicembre (ore 20:30 – info e biglietti www.festivalviator.it – 3334234120 – 3406940282) primo appuntamento con A part of me di Mirko Signorile (che sostituisce lo spetacolo Cristogenesi. My Mystic Christmas di Juri Camisasca, impossibilitato a partecipare a causa di una indisposizione). L’esperienza vissuta in questi ultimi anni con il lockdown ha ispirato il pianista Mirko Signorile a comporre nuovi brani intrisi di poesia, lirismo e spiritualità. “A part of me” è un concerto sognante che sospende il tempo per far spazio ad una narrativa musicale sobria, dove il necessario diventa il focus e il climax dell’intera performance. Atmosfere di new classicismo e jazz pervadono i tasti bianchi e neri in un flusso che è la ricerca di uno stato emotivo intimo e coinvolgente. Un concerto da vivere tutto d’un fiato, magico e cinematografico.
Mercoledì 28 dicembre (ore 20:30 – info e biglietti www.festivalviator.it – 3334234120 – 3406940282) in scena Messa laica per Don Tonino Bello, composizione di Michele Lobaccaro dei Radiodervish ispirata al compianto vescovo in prima linea per la pace e per la lotta ad ogni forma di emarginazione, dove vengono toccate le pagine più importanti ed alte della sua produzione come “Maria, donna di frontiera”, “La Lampara” e “Auguri scomodi”. Un’opera realizzata sotto forma di messa musicale che prende forma nell’uso raffinato di sonorità mediterranee, etniche con testi liturgici in latino e canzoni in italiano tratte dagli scritti più poetici di Don Tonino Bello. Non mancano sperimentazioni che accostano espressioni spirituali appartenenti a culture diverse, come nel caso del Kyrie che si incrocia con la professione di fede islamica. Nella composizione della messa laica Michele Lobaccaro segue le indicazioni desunte dalle numerose riflessioni elaborate dallo stesso don Tonino sulla liturgia eucaristica. A questo proposito una chiave di interpretazione utilizzata dall’autore sta nell’indicazione, dello stesso vescovo originario di Alessano, che la messa dovrebbe metterci in crisi ogni volta per scaraventarci fuori, allontanarci dalla ripetizione del già visto per orientarci verso l’inedito. Perché, come scriveva don Tonino, la pace è finita, andate a messa. perché se vai a messa è finita la tua pace. I brani della messa hanno sonorizzato il mediometraggio “Visioni di Pace” uscito a dicembre. Sul palco Michele Lobaccaro (voce e chitarra), Fabrizio Piepoli (voce e chitarra), Alessandro Pipino (tastiera e fisarmonica), Rocco Capri Chiumarulo (voce recitante).
Infine giovedì 29 dicembre (ore 20:30 – info e biglietti www.festivalviator.it – 3334234120 – 3406940282) il Festival si chiuderà con Mosaico, una partitura musicale composta di diversi tasselli, ispirata al mosaico della cattedrale di Otranto, con Mauro Durante (violino, canto, percussioni), Redi Hasa (violoncello), Giovannangelo De Gennaro (canto, viella, fiati), Nicola Nesta (oud, saze, robab) e Fabio Resta (gaita, kavala, ney). Il disegno di questo mosaico nasce dal contributo dei diversi musicisti che partecipano al progetto. Provenienze musicali diverse ma con nel cuore lo stesso amore per i luoghi di passaggio, di confine tra mondi, come lo stretto di Otranto. Dalla sofferenza dello scontro tra religioni diverse, che ha generato lo storico martirio otrantino, sorge un’opera armoniosa che spazia in un repertorio che guarda ai Balcani e al Salento. La presenza di ospiti speciali come Mauro Durante, Redi Hasa e Fabio Resta, custodi ed esecutori originali di due importanti tradizioni separate da una lingua di mare, genera un corto circuito che ci fa viaggiare da Santiago di Compostela fino ad Istanbul.
Info e biglietti www.festivalviator.it
3334234120 – 3406940282