Zigulì di Francesco Lagi con Francesco Colella per la stagione del teatro comunale di Novoli

 


Prosegue la stagione del Teatro Comunale di Novoli, in provincia di Lecce, promossa dalla Residenza teatrale “Passi comuni” di Factory Compagnia transadriatica e Principio Attivo Teatro con Comune di Novoli, Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese.

Sabato 7 marzo (ore 21 – ingresso 10/8 euro) in scena l’attore calabrese Francesco Colella con Zigulì dall’omonimo libro di Massimiliano Verga con adattamento e regia di Francesco Lagi. Vincitore di un Premio Ubu e con ha alle spalle importanti collaborazioni a teatro con, tra gli altri, Luca Ronconi, Carmelo Rifici, Federico Tiezzi e con una lunga esperienza anche al cinema (Mimmo Calopresti, Luciano Ligabue, Paolo Sassanelli, Laura Morante) e in serie tv (Zero Zero Zero Sotto Copertura,Trust, Don Matteo, I delitti del Barlume e molte altre), Colella è tra i fondatori con il regista Francesco Lagi della compagnia Teatrodilina che produce lo spettacolo con Fondazione Sipario Toscana. Domenica 8 marzo (ore 20 – ingresso 8 euro) lo spettacolo sarà in replica nella Sala Teatro Renata Fonte di Ruffano organizzato da ODV Kairòs in collaborazione con Passi Comuni.

Zigulì di Francesco Lagi teatro Novoli e ruffiano

Zigulì è un diario intimo che racconta un’esperienza estrema di paternità, il rapporto denso e accidentato fra un padre e un figlio disabile. Un testo vivo, che non dà appigli per trame o drammaturgie articolate. È fatto di spunti e di frammenti, di cocci e di slanci emotivi. Parla della possibilità e della capacità di queste due persone di contaminarsi l’uno con l’altro. È la fragilità di un padre di fronte alla disabilità del figlio. La paura e il desiderio del-la morte. Il bisogno intimo di sparire. La pallina dolce di una caramella e l’amaro di una lingua che lecca per terra. I legni da raccogliere e da intagliare, levarne la crosta per accarezzare le impurità, i nodi. La camicia che si sporca sempre, che prima di u-scire è sempre da cambiare e che comunque sempre rimane sporca. Il lupo che il pa-dre, prima o poi, vorrebbe incontrare. E poi le testate, le spinte, i morsi, i graffi tra gli abbracci e le esplosioni di risate. E, qualche volta, i baci. Perché in questa storia, che è soprattutto una storia d’amore, tutto accade disordina-tamente, senza nessun galateo sentimentale.

Sino alla fine di maggio la stagione Teatro di Novoli proporrà nuove proposte e attesi ritorni, nuova drammaturgia e confronti con i classici e con temi fondamentali del nostro presente e del nostro essere “umani”. Il Teatro comunale è riconosciuto, inoltre, dal Mibact e dalla Regione Puglia come centro di Residenza teatrale TRAC assieme ai teatri di Manfredonia, Ruvo di Puglia e Taranto ed ospita nel corso della stagione diversi artisti e compagnie nazionali e internazionali impegnati in residenze artistiche. La Stagione proseguirà con Don Chisciotte – Tragicommedia dell’arte di e con Michele Mori e Marco Zoppello di Stivalaccio teatro e Teatro Stabile del Veneto, a partire dall’ultimo desiderio di due condannati a morte prendono il via le avventure di una delle coppie comiche più famose della storia della letteratura, filtrate dall’estro dei due saltimbanco che arrancano nel tentativo di procrastinare l’esecu-zione, tra mulini a vento ed eserciti di pecore (sabato 14 marzo); Schiaparelli life di Casa degli Alfieri e Teatro di Dioniso con Nunzia Antonino e Marco Grossi per la regia di Carlo Bruni che racconta la storia di Elsa Schiaparelli, fra le più grandi stiliste di tutti i tempi, che decise di concludere il proprio itinerario artistico e professionale, pubblicando un’autobiografia che già nel titolo ne riassume l’intensità “Shocking life” (sabato 28 marzo); Il corpo di Totò di e con Marco Manchisi realizzato in collaborazione con AMA – Accademia Mediterranea dell’attore, spettacolo su Totò e Antonio De Curtis, un corpo, due anime, il comico e l’uomo che lo muove (domenica 5 aprile); Aspettando il telegramma, uno spettacolo del Teatro dell’Elfo firmato e interpretato da Luca Toracca, che dopo il successo ottenuto nella scorsa stagione con “La patatina nello zucchero”, porta in scena un altro testo di Alan Bennett, proseguendo il suo viaggio all’interno dell’animo umano (venerdì 24 aprile); Zeba Produzioni con Graces di e con Silvia Gribaudi, un progetto di performance ispirato alla scultura e al concetto di bellezza e natura che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817 (sabato 2 maggio). Ultimo appuntamento sabato 16 maggio con Strangers in the world di Paolo De Falco, uno spettacolo magnetico e visionario frutto di contaminazioni non solo musicali, ma anche letterarie, pittoriche e cinematografiche.